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Collana NARRATIVA CONTEMPORANEA - 2017

ISBN 978-88-7440-252-6

Estratto

angela palmitesta

buganvillea

"...Fino a quando tua nonna è stata con me, ho vissuto come un funambolo. Mi dondolavo sul filo della speranza, sempre accorto a non cadere. Ma quando la nonna è morta, di una morte così stupida, così ingiusta, ho capito che dovevo espiare le mie colpe da qualche parte, cercare una terra dove esiliare.
Quest’isola mi è arrivata per caso fra le mani. Una foto mi mostrava una buganvillea spettacolare, color magenta, che ricopriva un arco in pietra. Non avevo mai visto una buganvillea dal vivo: qui da noi non resisterebbero un giorno. Questo pensiero mi fulminò. Volevo vederla ma soprattutto volevo piantarne una, curarla, crescerla.
Ero giunto nell’angolo estremo che tutti noi conosciamo, dove la terra che ci circonda è la terra desolata. Possiamo rimanere al centro del deserto oppure, inseguendo un miraggio, cercare l’acqua. Io ho trovato un’isola e ho deciso che potevo scegliere e che poteva piacermi.
Col passare del tempo, vivendo qui, ho smesso di decidere e ho ricominciato ad amare. Lentamente ho ripreso ad amare. Prima il posto, poi il mare che lo circonda, poi la sua natura, poi gli ulivi, poi le buganvillee. Lentamente ho ripreso ad amare. Prima le buganvilee, poi gli ulivi, poi la natura, poi il mare, poi il posto.
Ma questa gente: curiosa, semplice, inspiegabile, generosa. Questa gente ha cominciato ad amare me. Non potevo più fare l’esiliato, il deserto si era ritirato...".

pp. 93 - 12,00 euro

Angela Palmitesta è nata l'8 giugno 1971 a S. Benedetto del Tronto; è vissuta a Cervia, ha compiuto gli studi liceali a Cesena e si è laureata in Lettere Moderne a Bologna.
Vive in Grecia, sull'isola che diede i natali al poeta Ugo Foscolo: Zante.
Buganvillea è la sua opera prima.

ISBN 978-88-7440-251-9

Prefazione di Marco Ongaro

Estratto

Simone Agostino, Alice Biemmi, Roberto Caforio, Francesca M. Cellina, Andrea Fioratto, Vera Gajiu, Lucio Gobbetti, Stefano Mazzi, Silvia Menini, Giulia Micheletto, Giovanna Tamassia

Il Caforio incatenato

"...Nella vita non si vengono a sapere tutte le cose, molte risposte rimangono sospese e molte domande non vengono neanche poste. Così la ricostruzione che questi autori eclettici e intrepidi hanno fatto di un’avventura ricalcante la realtà nella sua imperfezione è disseminata di dettagli laterali e indizi che potrebbero significare molto più di quanto fosse nelle intenzioni di partenza. L’affresco finale si eleva alla sfera metaforica confermando che nel romanzo collettivo il tutto supera la somma delle parti..."..

pp. 126 - 13,00 euro

"...Nella vita non si vengono a sapere tutte le cose, molte risposte rimangono sospese e molte domande non vengono neanche poste. Così la ricostruzione che questi autori eclettici e intrepidi hanno fatto di un'avventura ricalcante la realtà nella sua imperfezione è disseminata di dettagli laterali e indizi che potrebbero significare molto più di quanto fosse nelle intenzioni di partenza. L'affresco finale si eleva alla sfera metaforica confermando che nel romanzo collettivo il tutto supera la somma delle parti...".

Marco Ongaro

ISBN 978-88-7440-246-5

Estratto

Giovanni Occhipinti

MARE CON MARE

pp. 187 - 16,00 euro

Giovanni Occhipinti è nato a Santa Croce Camerina nel 1936, ma vive a Ragusa dove ha insegnato presso l’Istituto di pena del capoluogo e alle “Elementari”, chiudendo la carriera da docente di scrittura creativa presso gli Istituti medi e superiori. È poeta, narratore e critico letterario. La sua poesia è stata tradotta in U.S.A., Romania, Croazia, Lussemburgo, Spagna, Olanda, Gran Bretagna, Grecia, Colombia, Portogallo e Messico. Tra le opere di poesia: Il giuoco demente (Rebellato, 1975; premio “Alte Ceccato-Montecchio Maggiore” 1975); Il cantastorie dell’Apocalissi (Sciascia, 1985; selezione al premio “Viareggio”, 1985); Lo stigma del verso (Bastogi, 1990; premio “Varese”, 1990); Rime nel museo delle cere (Scheiwiller, 1991); Dialogo con le comete (Sciascia, 2005, premio “Sabaudia”, 2006); Elegia del frammento (Edizioni Feeria, 2013); Epigraffi, tre scherzi e una pasquinata, con una monodìa per Giovanni (Casa editrice Kimerik, 2015).
Occhipinti è presente in Letteratura italiana contemporanea, a cura di G. Mariano e M. Petrucciani (Lucarini, 1982); Narrativa Italiana 1984-1988 (Mursia, 1989); Pagine disperse, di G. Bufalino (Sciascia, 1991); Storia della Letteratura Italiana Ottocento e Novecento (Newton. 1995); Storia della Letteratura Italiana Contemporanea 1940-1996, di G. Manacorda (Editori Riuniti, 1996); Storia della Civiltà Letteraria Italiana, a cura di G. B. Squarotti (Utet, 1996); Il Cenacolo degli Specchi (Sciascia, 1997); Sicilia, poesia dei mille anni, di A. Gerbino (Sciascia, 2000); Il Notaio della Via Lattea (Sciascia, 2000); Le sviste dell’ombra (Rubbettino, 2002); L’invisibile quotidiano, (Liguori, 2002) di G. Amoroso.
Alcuni libri di narrativa: Favola di una emarginazione volontaria (Rebellato, 1978; selezione al premio “Viareggio” 1978); Un rapporto postumo (Cappelli, 1986; premio Cipraea-Piano di Sorrento, 1987); Lo scarabeo d’avorio (Rubbettino,1994; premio internazionale dei “Due mari”, 1994); Delirio di un vagabondo (S.E.I., premio “Assisi”, 1996); Giustificati nel suo sangue (Marsilio, 2000); Incontrare il tempo, (Salvatore Sciascia editore, 2103).
Alcuni libri di saggistica letteraria: Uno splendido Medioevo-Poesia degli anni Sessanta, Lalli, 1978; premio “Brindisi”, 1979); L’ultimo Novecento (Bastogi, 1993; premio “Calliope”, 1995); Le confuse utopie (Sciascia, 2003).
Occhipinti è stato insignito del premio “Presidenza del Consiglio”, 1976 e del premio “Pirandello”, 2011.

Mare con mare (finalista, da inedito, al Premio Neri Pozza, 2013), tra cronaca e storia, rievoca il perpetuarsi del destino errabondo dei popoli del Mediterraneo, sia pure nella parvenza di una favola ingenua e triste, di bontà e di cattiveria, calata nel dramma della vita.
La narrazione è costruita in una prosa dai tratti espressionistici e realistico-magici, mentre dialoghi e monologhi si avvalgono in prevalenza di inflessioni popolari attraverso un lessico dialettale (sicilianismi) qualche volta arcaico, affidato a un procedimento anche iterativo (effetto-eco) della parola che accende il “parlato”.

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