Bonaccorso Editore |
![]() ISBN 978-88-7440-173-4 Prefazione di Roberto Puliero |
Mauro Dal Fior "...i Vicentini dovevano giocarsi il tutto per tutto per non retrocedere e proprio con l'Hellas. Noi eravamo certamente più forti con Gianni Bui, capocannoniere dopo Gigi Riva. Quel giorno Bui segnò subito... mettendosi le mani nei capel-li (quei pochi che 'l gavéa!!!) perché si vede che a lui i "gatti" facevano pena. A noialtri, no i n'à mai fato pena però, ansi!!! Infatti finì 2 a 1 per loro. Il secondo gol lo segnò Gallina e lì fra gati, galine e volpi (il terzino si chiamava Volpato)... pa-réa proprio d'essar... nel puinar. Fatto sta che loro si salvarono e noi ricevemmo il premio dalla Protezione Animali per aver salvato... i "gatti". pp. 125 - 10,00 EURO |
Mauro Dal Fior, nasce a Verona nel 1955. Fin dagli anni 70 inizia a scrivere poesie e riduzioni teatrali in italiano e in lingua veronese. Partecipa come attore ai gruppi teatrali La Barcaccia e Teatro Perché diretto da Giorgio Totola. Dagli anni 90 la sua carriera di uomo di palcoscenico si indirizza soprattutto verso i reading di poesia e la poesia performativa (sonora-visivo-gestuale) tanto che per lui viene coniato lappellativo di poetattore. Produce concerti di musica & poesia spaziando dalla Poesia Jazz alla Beat Generation, dal Futurismo al Dada, dalla Poesia Rock alla Musica Popolare Veronese. In questo campo presenta il recital sulla vita di Berto Barbarani Vorìa cantar Berto con Giuliana Bergamaschi (canto) e Alfredo Nicoletti (chitarra/mandolino) ed è voce recitante nei gruppi Folkamazurka e Ensemble Righi. Traduce in lingua veronese vari canti della Divina Commedia e li porta in reading con il titolo Leso Dante (ma con la S sonora). Nel 1989 pubblica un libro di poesie fatte con i ritagli di giornale dal titolo appunto: Ritagli. Con leditore Bonaccorso cura nel 2005 la raccolta Na foja di Giuseppe Manzini (noto esponente del Cenacolo di Poesia Veronese degli anni 60/70) e nel 2006 pubblica il suo libro VERSINJAZZ, poesie dedicate al jazz ed ai suoi protagonisti. Alla fine, senza mai pretendere di voler scomodare i vertici della poesia più alta, questa raccolta di sbalonàde coglie limportante obiettivo di lasciare una testimonianaza preziosa di quelli che al di là delle trasgressioni che sole sembrano attrarre lattenzione dei distratti soloni della stampa sportiva rappresentano in realtà i più autentici segni distintivi dei butèi dalle sciarpe gialloblù: la fantasia creativa, lironia festosa, la capacità di fare spettacolo anche quando i giocatori ancora non si vedono in campo. Roberto Puliero |
Pierluigi Tregnaghi ...Nel suo paese dellEuropa orientale, Gelik, così si chiamava, militava nella massima serie del campionato ma ora, nella condizione di esule, aveva accolto la disponibilità di un impiego presso una solida fabbrica della città. La società calcistica del rione aveva poi annusato la buona opportunità agganciandolo alla rosa della squadra e il giocatore si era piegato di buon grado a quel ridimensionamento. Dai gazzettieri del circondario veniva descritto come un cursore infaticabile ma pure abile nellinventare giocate estrose per la gioia dei palati più esigenti.... pp. 84 - 12,00 EURO |
Pierluigi Tregnaghi, nato a Colognola ai Colli nel 1955, vive e lavora a Verona dove si occupa anche di sport. |
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