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Giulio Galetto
Miti
“Come nasce, da cosa nasce l’immaginario, il deposito o contenitore in cui idee e emozioni, attraverso strade o alchimie poco prevedibili e poco accertate, trovano un nome, un’immagine in cui dirsi, in cui possono essere identificate da tanti di noi? Nasce forse, oggi particolarmente, dal magma di linguaggi (scritture, voci, immagini) che ci raggiungono come ininterrotta offensiva; ma nasce anche - o nasceva - dal nostro esserci chinati a leggere libri, a cercarvi immagini. Così - certo a un livello meno facilmente consumistico e consumabile - per le figure dei miti antichi”.
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Giulio Galetto (Sanguinetto, 1934) vive a Verona. È stato docente di materie letterarie nella scuola secondaria superiore. Si occupa prevalentemente di letteratura contemporanea; scrive articoli di critica letteraria per il quotidiano “L’Arena” e per le altre testate della Società Athesis, per la quale ha curato i due volumi illustrati del Dizionario Veronese-Italiano (2004).
È autore di edizioni commentate di Alfieri (Antigone, 1967, Mirra, 1968, R.A.D.A.R, Padova), di Leopardi (Canti, Il paniere, Verona, 1990) e di un saggio sul primo Leopardi (Il piacere della disperazione, Il paniere, Verona, 1990).
Ha pubblicato traduzioni e interpretazioni di poeti greci e latini: Mimnermo - Saffo - Alceo, Eros e Chronos, Severgnini, Milano, 1986; Catullo, Lesbia, Il paniere, Verona, 1988; Orazio, In questo breve cerchio, Il paniere, Verona, 1992.
Con una matita in mano (Ghelfi, Verona, 2002) è una raccolta di pezzi giornalistici di “terza pagina”; Lo scacco di Orfeo (Bonaccorso, Verona, 2013) è un racconto-saggio che, introdotto da una prefazione di Claudio Magris, ripercorre il mito di Orfeo e Euridice dagli antichi ai moderni, in particolare con traduzioni da Virgilio, Ovidio, Rilke. |
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Mirella Leone
Da studentessa a professoressa
Da studentessa a professoressa è il percorso di Fiorina Salvoni, la prima studentessa liceale del Liceo "Scipione Maffei" di Verona. Inoltre, è una delle prime laureate dell'Università di Firenze prima del 1890 e una delle prime professoresse italiane.
La ricostruzione della vicenda di Fiorina Salvoni, sulla base di poche fonti disponibili, si configura come una piccola ricerca con i caratteri della storia di genere, ma che, nello stesso tempo, è stata posta al centro di un percorso di "storia globale". Infatti, è stata calata nel contesto storico dell'Italia della seconda metà dell'Ottocento. L'istruzione pubblica nell'Italia post-unitaria, il ruolo politico del Liceo, la problematica dell'educazione e dell'istruzione delle donne nella percezione socio-culturale dell'epoca: sono i settori che sono stati focalizzati in relazione alla vicenda personale di Fiorina Salvoni
La sua vita è stata spesa nella scuola e per la scuola, prima da studentessa, eccezionale presenza femminile in un mondo maschile e maschilista, impegnata nella sua formazione scolastica e culturale, poi da professoressa egualmente sola in uno spazio pubblico riservato ai maschi. Come studentessa e come professoressa è il simbolo della donna che, compiendo una piccola, ma in realtà grande, rivoluzione, ha affermato il suo diritto all'istruzione al livello più alto e alla libertà di accedere ad uno spazio pubblico.
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Mirella Leone, dopo aver conseguito il diploma del liceo classico, si è laureata in Filosofia presso l'Università di Padova.
Ha conseguito anche il diploma del liceo artistico e ha frequentato i corsi della Accademia Cignaroli di Verona.
Ha frequentato i corsi seminariali delle scuole di specializzazione di Filosofia presso l'Università di Milano e di Urbino.
Ha insegnato Lettere nelle scuole medie e Filosofia e Storia nei licei, in particolare negli ultimi venti anni nel Liceo Classico "Scipione Maffei" di Verona.
Ha insegnato presso l'Università di Verona come esercitatrice di Filosofia.
Si è occupata prevalentemente di filosofia classica e di storia di genere. Ha partecipato a diversi Convegni, producendo relazioni e contributi vari, in Italia e all'estero.
Fa parte dell'ARCHIVIO PER LA SCRITTURA E LA MEMORIA DELLE DONNE presso l'Archivio di Stato di Firenze, dell'AICC (Associazione italiana cultura classica) e del CLE (Centrum latinitatis Europae).
Ha recentemente pubblicato un libro di storia e memorie familiari Le radici e la chioma, Bonaccorso.
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