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Collana POESIA CONTEMPORANEA - 2017

ISBN 978-88-7440-257-1

Prefazione di Renato Scavino

Estratto

Tommaso Gatti

La mietitura


Non sono un vagabondo dell’aria,
appartengo alla terra che ho calpestato,
ai sapori che mi hanno nutrito,
alla terra feconda, arata e seminata,
alla terra sterile che ruba il sudore dei poveri,
alla terra ove matura il grano mietuto a mano
nelle lunghe giornate estive.
Appartengo ai lunghi e freddi inverni,
ai mesi coperti di nevi,
al miracolo della primavera
che rinverdisce le speranze.
Sono la sete delle estati senza pioggia,
le sorgenti disseccate, la terra riarsa.
Sono nell’invocazione di acqua,
nelle messi bruciate dal sole.
Sono il colombo che nidifica sui rami delle querce.
Sono la voce solitaria che si è perduta, senz’eco,
nel turbinìo osannante di terrene vicende.
Sono preghiera che chiede al cielo
luce e perdono anche per i morti.
Sono nelle lapidi del mio cimitero...



pp. 198 - 16,00 euro

Tommaso Gatti è nato a nel 1934, ad Antrosano, paesetto alla periferia di Avezzano (AQ).
“Caro Professore
Norina mi ha chiesto di inviarti notizie sul mio passato: lo sto facendo.
Nel 1939, sono diventato capo famiglia perché mio padre fu richiamato alle armi e rimase mamma con me, mio fratello di due anni e mia sorella appena nata. L’infanzia fu rubata. Ho studiato ad Avezzano e due anni presso i fratelli Maristi a cui debbo molto. Diplomato, arruolato ho fatto il corso ufficiali e, promosso sottotenente, sono stato destinato agli Alpini ove ho fatto tutto il militare con piacere ed orgoglio che dura ancora.
Ho vinto il concorso magistrale a Napoli ove ho insegnato per quattro anni. Laureatomi in Pedagogia sono passato ad insegnare lettere nella scuola  media di primo grado a Roma e sempre a Roma ho insegnato storia e filosofia al liceo scientifico, terminando la carriera scolastica quale preside di un liceo scientifico ad Ostia. Giovanissimo, mi sono interessato di politica che ora seguo in poltrona con preoccupazione e un po’ di disgusto. In provincia dell’Aquila ho ricoperto importanti incarichi di partito nella DC. Ancora politica a Roma (consigliere circoscrizionale), segretario particolare di un deputato e suo capo segreteria quando fu nominato sottosegretario per quattro governi successivi ai ministeri: Turismo e Spettacolo, Finanze e Tesoro, Lavoro e Previdenza Sociale.
Ho ricoperto  incarichi in un sindacato scolastico. Sono tuttora segretario generale dell'"Unione Difesa Contribuenti."
A Roma sono stato uno dei sette fondatori dell’Associazione Romana "FIGLI d'ABRUZZO”"  e segretario della stessa (Roma è la città più grande d'Abruzzo, vi vivono più di 600.000 nati in Abruzzo).
Sono stato magistrato tributario dal 1972 al 2009. Tra i fondatori dell'Ass. Magistrati Tributari ne sono stato il segretario generale. Con una consultazione nazionale tra tutti i magistrati tributari (12.000) sono stato eletto al Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria (organo di governo dei magistrati tributari).
Dal compimento del settantacinquesimo anno vivo l’ozio del pensionato tra domestici affetti e qualche pillola. Ho tre figli maschi, cinque nipoti di cui due maschi e tre femminucce; sono tanto del mio futuro. Dai vent'anni agli ottanta sono stato lontano dalla poesia. Ho ricominciato ad interessarmene lo scorso anno su pressioni della Serpente di cui sono amico da sessant'anni. Con lei frequento un circolo di… poeti. Di alcuni hai pubblicato i loro scritti.
        Un caro saluto.

"...La poesia di Tommaso Gatti nasce da una tensione morale che non si piega alle lusinghe del mondo, che non crede alle false verità con cui il potere cerca di ingannare l’ingenua speranza dell’uomo. Ciò che cerca nella vita lo esprime lui stesso in semplici e forti versi, che rivelano la funzione civile della sua poesia:
cerco la sostanza sotto l’apparenza,
la verità coperta dalla menzogna...".

Renato Scavino

ISBN 978-88-7440-256-4

Introduzioni di Antonetta Carrabs e Maria Pitaniello
Prefazione di Maura Traverso
Presentazione di Fina Quattrocchi

Estratto

Patrice Sangiorgio

Non è ancora notte


Chiedo perdono a tutti, al tempo tradito, agli amori iniziati per poco, ai corpi ammucchiati senza un perché, alle vite che ho svenato, ingordo di pigrizia e scuse. Chiedo perdono soprattutto a chi mi ha regalato la vita e io l’ho barattata a stracci. Chiedo perdono a tutti, al tempo.



pp. 193 - 16,00 euro

Patrice Sangiorgio è nato a Carate (MB) il 20.12.1973.
Diploma Liceo delle Scienze Umane I.I.S.S. "A. Greppi".
Solida formazione culturale di base a indirizzo umanistico.

Premi e riconoscimenti
Premio Letterario Brianza 2016, secondo premio conseguito con il testo narrativo Valeria.
Premio letterario internazionale Isabella Morra sesta ediz. 2016, primo classificato con la poesia Quando ti guardo.
Premio letterario Brianza 2017, Premio Inediti Libera il racconto, con Le passanti.
Premio letterario internazionale Isabella Morra settima ediz. 2017, terzo classificato con la poesia A tutte a lei

"...Scrivere per Patrice è stato salvifico. Le sue emozioni e il suo dolore hanno trovato supporto nella poesia e nella parola a cui ha affidato se stesso, senza risparmiarsi mai. È stato sincero: non ci si può dire bugie quando si scrive e scrivere in un ambiente di cemento è difficile...".

Antonetta Carrabs

"...nulla può essere di ostacolo al raggiungimento del fine: è sorprendente come in un posto difficile e buio, come nell’immaginario collettivo si pensa sia il carcere, possano invece nascere forme artistiche di introspezione, profonde e vere...".

Maria Pitaniello

"...Leggendo le sue parole ho avuto la percezione di una persona che scrive guardando il cielo al di là delle sbarre alle finestre della cella...".

Maura Traverso

"...Patrice è un ragazzo che scrive e sa scrivere bene. Un dono che, nel luogo in cui si trova, gli ha salvato la vita...".

Fina Quattrocchi

ISBN 978-88-7440-255-7

Copertina di Inicares

Estratto

Patrizia Passarello

Il coraggio di esserci


Riempio i miei occhi della tua immagine sofferente
ed ogni lineamento del tuo viso
si distende in un sonno leggero,
dove il dolore è assopito, ma ancora presente.

Tu Mamma eri la nostra quercia
sotto le cui fronde ci riunivamo,
legati stretti dal tuo amore.

Eri la nostra forza,
l'esempio incredibile da seguire,
la figura vera del nostro cammino.

La nostra ricchezza,
la lucentezza del percorso
che ci avevi insegnato a scoprire [...]

Mamma,
tu sarai la nostra quercia per sempre,
e da te, come allora, cercheremo ancora la tua ombra,
quella che ci riparerà dal vento ma non dal tuo sole!

Ed il profumo della tua corteccia
accarezzerà ancora i nostri cuori,
che, infine, esploderanno dalla gioia
di ritrovarci ancora uniti nel tuo grande abbraccio di vita.



pp. 93 - 11,00 euro

Di Patrizia Passarello non c'è molto da dire.
Nel periodo intercorso tra l'uscita del suo secondo libro e oggi, ha perso la sua cara mamma.
Un dolore incolmabile che l'ha segnata molto ed alla quale, in questa raccolta, dedica versi accorati e d'amore.
Vive da sola con forza la sua malattia, sforzandosi di continuare ad osservare ciò che la circonda, senza negarsi mai quello che spesso la libertà di scrivere può lasciar fare: il privilegio di poter osservare attentamente sia le persone che le cose e di avere quindi la possibilità di valorizzarne o screditarne le sfumature.
Nel 2005 Bonaccorso Editore le ha pubblicato Tracce di te (prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti), sua opera prima, e nel 2008 Lasciami fare (prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti), la sua seconda raccolta di poesie. 

ISBN 978-88-7440-254-0

Prefazione di Giovanna Gin

Estratto

Andreina Corso

Mi incontro poeta


È la tua voce
la parola che dici.
È la tua voce che pretende poesia
è la tua, la mia.
La tua voce che dà forza ai vinti
la tua voce che consola i respinti
la tua voce che piange gli assenti.

La tua voce e la poesia
è la tua, la mia.
La tua voce con il suo colore
il fuoco, nelle tue parole.
Tu e la poesia, come due sorelle
così a guardare la vita.
Ribelle...


pp. 147 - 13,00 euro

Cosa di può dire di una donna che scrive e che della scrittura ha macinato il grano per trasformarlo in pane?
Uno spartito, una lunga pagina di briciole lunghe settant'anni per offrire alla parola l'acqua di cui ha bisogno. L'acqua limpida e insieme salata sono gli ingredienti che la Parola mi ha affidato, affinché ne avessi cura. Affido queste pagine agli occhi che si fisseranno sui versi, con la speranza di vederli partire verso i mondi che offrono al viandante i luoghi più cari al cielo.
Il legame con l'insegnamento, il giornalismo, la scrittura, la sua vita a Venezia, segnano un percorso e un impegno teso a raccontare storie di esistenze raccolte dai margini della vita quotidiana e da vicende piagate dall'indifferenza e dall'invisibilità.
La scuola, la scrittura, il sentirsi accanto e con gli ultimi della terra, caratterizzano la narrazione che aspira al sentire poetico e alla forza dell'indignazione. Venezia, valore immenso nel suo solo esistere dentro le parole, consolazione e dolore, nel suo aprirsi e sparire, accompagna il senso della scrittura stessa.
Pubblicazioni: Le mani d'acqua - Helvetia 1993; La madre naufraga - La baùta ed. 1995; Il bianco reciso - Helvetia 2006;  Però non volevo - Bonaccorso Editore 2012;  Storia epistolare: un vecchio e un bambino - Sovera ed. 2012;  Racconti (Vincitore Premio Nazionale Argimusco - Messina) 2013;  Le Madri - Bonaccorso Editore 2016.
Collaborazioni con le Riviste "La voce della luna", "Terza Pagina", "La scrittura esiliata", "La palabra en el mundo".andreina.corso@libero.it
340 5989212. 

"...Questa è la prima raccolta sistematica di testi poetici. Ha compiuto una scelta tra molte delle sue poesie e penso che il ripercorrere tutto questo tempo di scrittura sia stato un intenso lavoro di incontro con se stessa. Un incontro poeta… appunto. I suoi versi sono come sassolini lasciati nel bosco buio per ritrovare la via. Sassolini bianchi, candidi, perfetti nelle loro spigolature. Segnano un percorso... si potrebbe dire temporale osservando l'indice della raccolta. Ma la poesia di Andreina non ha tempo definito. È sospesa, nella ricerca rigorosa e continua della verità...".

Giovanna Gin

ISBN 978-88-7440-253-3

Prologo di Alfons Cervera
Traduzione dallo spagnolo di Gregoria Manzin

Estratto

Paola González Sepúlveda

Vestigia di Postumia


La mano di Cangrande, signore di Verona,
sostiene la penna di Dante nel suo esilio fiorentino.
Archi scaligeri ricevono il sommo poeta
e gli donano il riparo
che la disputa tra guelfi e ghibellini gli hanno strappato.

Anelato paradiso che trascrive la tua poesia,
canto al signore che la tua lettera salva.

Oh, signori della piazza!
Lasciatelo per sempre in libertà.



pp. 156 - 13,00 euro

Paola González Sepúlveda è nata a Málaga (Spagna) nel 1985. Si è laureata in Filologia Spagnola presso l'Università di Málaga; si è formata presso l'Università di Verona, trascorrendo un anno nell'ateneo scaligero; ha proseguito poi la carriera accademica presso l'Università di Barcellona. Ha frequentato con profitto il corso di specializzazione per l'insegnamento secondario (CAP) presso l'Università di Salamanca. Infine ha completato un Master in Didattica dello Spagnolo come Lingua Straniera all'Università Internazionale Menéndez Pelayo, in collaborazione con l'Instituto Cervantes.
Dal 2008 al 2010 ha vissuto a Pécs (Ungheria), dove ha insegnato lingua spagnola nella sezione spagnola del Liceo Kodály Zoltán. Dal 2010 al 2012 ha lavorato come lettrice di spagnolo nel Dipartimento di Lingue Romanze dell'Università di Lisbona, in collaborazione con l'Ufficio dell'Istruzione dell'Ambasciata di Spagna in Portogallo. Nel 2013-2014 ha insegnato nel Liceo bilingue di spagnolo Cervantes a Varsavia (Polonia). Nel 2014, grazie ad una borsa della AUIP (Associazione Iberoamericana di Studi Post-Laurea), ha trascorso un periodo di ricerca presso l'Università di Costa Rica a San José. Nel 2015 ha insegnato presso un liceo bilingue in Bulgaria.
Dal 2013 collabora come docente presso l'Università di Santiago di Compostela.
Attualmente è lettrice MAE-AECID nell'Università di Melbourne (Australia) e sta terminando un corso di dottorato presso l'Università Pablo de Olavide (Siviglia).
Le sue poesie sono apparse nell'antologia di poesia contemporanea Y lo demás es silencio, nell'antologia di poesia australiana in spagnolo A voz limpia, nelle riviste ObituarioLa Piedra di Sísifo.
Nel 2014 ha pubblicato Vestigios de Postumia (Ed. Evohé) e nel 2015 l'opera di teatro La familia Cuerda (Ministero Spagnolo della Pubblica Istruzione). 

"...Inizia l’itinerario osservando le vetrine delle piazze. Forse Verona. La Postumia che osserva sia dentro che fuori chi la guarda attraverso Dante o William Shakespeare. Soprattutto tramite quei due passanti instancabili attraverso una scrittura che cerca, si attarda, che ha rinunciato a qualsiasi punto di arrivo, che si ferma come un battito tranquillo nella paradossale inquietudine delle passioni. Postumia. La memoria che - un altro paradosso di queste pagine di contrapposte proposizioni - osserva nei dintorni delle case - già altrove, in un altro itinerario, le piazze e le strade - per rendersi conto che la confusione, i "balli che logorano pavimenti centenari / ricordandoci / che siamo ancora vivi...".

Alfons Cervera

ISBN 978-88-7440-249-6

Estratto

Nicola Nicolis

Amori


È in un tempo così, dove il tuo viso
prende i colori della lontananza,
che mi arrovello con lieto stupore
sui come e sui perché tu sei apparsa
a dare un po’ di luce alla mia strada.

Non che a questa domanda
ci sia risposta,
né che ciò abbia soverchia importanza.




pp. 129 - 13,00 euro

Nicola Nicolis è nato a San Martino Buon Albergo alle ore 8.20 a.m. del 18 aprile 1949.
Quando aveva quattro anni, la famiglia decise di trasferirsi a Verona e lui dovette, obtorto collo, seguirla; da allora sta lì e non si è praticamente più mosso.
Ha compiuto studi classici, giungendo a un pelo dal laurearsi in filosofia.
Non ha fatto il militare in quanto abbastanza orbo da convincere la patria a fare a meno di lui. È un reduce (non pentito, ma solo molto dispiaciuto) del ‘68 e di quel che ne è seguito.
Nel ‘73, superando inopinatamente un regolare concorso, è stato assunto da una banca, da cui per tanti anni ha ricevuto di che vivere.
Disordinatamente legge di tutto, dai classici alla fantascienza.
Da quando ha scoperto il personal computer, ha disimparato a scrivere a mano; in compenso ha imparato un sacco di solitari.
Scrive poesie e disegna fin dalla seconda media, quando fu rimandato in disegno e una malaccorta insegnante di italiano pensò bene di fargli comporre i primi versi.
Gli piace far canzoni e bere vino, ama la buona cucina, porta barba e capelli lunghi perché non sopporta i barbieri ed è troppo pigro per radersi ogni mattina.
È convinto che le religioni organizzate siano la peggior disgrazia capitata in sorte all’umanità.
Non possiede televisione né telefonino né automobile.
Parla correntemente l’italiano e il dialetto veronese.

ISBN 978-88-7440-248-9

Prefazione di Walter Ferreri

Estratto

Adriana Cigna

Stelle oltre il mattino


Mi hanno detto
che anche le stelle
nascono e muoiono
- magari si spaventano
esplodendo -
forse sorridono quando parlano ai poeti...

Infinito non è parola logica
per noi è inconcepibile
neppure pronunciabile
come il nome
di certi terribili dei
che si prendono gioco di noi.



pp. 111 - 13,00 euro

Adriana Cigna è nata a Sarzana (SP), ha vissuto a lungo a Torino e attualmente a Moncalieri. Studi artistici, si è dilettata di pittura e scultura. Come scrittrice, ha esordito all’inizio degli anni ’90 con la silloge Corso Italia, Torino 1995; cui hanno fatto seguito Le ore intatte, Lorenzo Editore, Torino 1999; Al confine della pioggia, Cartman Edizioni, Torino 2010; Qui e Altrove, Bonaccorso Editore, Verona 2014 e il libro di narrativa per bambini I Racconti di Evan, Genesi Editrice, Torino 2008.
Ha ottenuto vari premi e riconoscimenti. Sue poesie sono comparse su riviste letterarie, antologie e in televisione.
Ha portato i suoi racconti nelle scuole e ha collaborato con giornali locali. Fa parte da circa dieci anni della giuria del trentennale “Premio Letterario Città di Moncalieri”, alla ricerca di nuove voci e di nuovi talenti nell’ambito della poesia e della narrativa.

Quando Adriana Cigna mi ha consegnato questo suo bel lavoro con il privilegio di scriverne la prefazione, mi ha chiesto di correggerne gli errori astronomici. Così, nell’accingermi a leggerne il contenuto, ho tenuto ben presente tale richiesta. Ebbene: con una certa sorpresa, non ne ho trovati. L’autrice, non soltanto non ha scritto alcuna inesattezza in campo astronomico, ma ha pure dimostrato una notevole conoscenza sulla scienza del cielo! Ad un esperto di astronomia non sfugge come sotto forma di versi e sovrastate dalla forma poetica, vi siano molte conoscenze scientifiche...

Walter Ferreri

ISBN 978-88-7440-247-2

Prefazione di Giulio Galetto

Estratto

Grazia Brunelli

L'amore profuma di libertà


E mi cerchi sotto il freddo mantello.
Lo so, sono gli ultimi respiri e tu non sai se tornerò da te.
Ma caldi vagiti sussultano sul fremito freddo della mia figura.
Sono gli ultimi respiri e non so rinunciare a te. A te.
Non lasciare la mia mano. Non so camminare. Ascolta.
Si alza l’aria di una canzone che scintilla di luce
nelle acque benedette.


pp. 107 - 13,00 euro

Grazia Brunelli nasce nel 1953 a Verona, dove tuttora vive. Dopo aver completato gli studi universitari, presto ha assunto la cattedra di docente di Lettere Italiane nella Scuola Superiore. All’attività professionale ha affiancato l’impegno di studio nell’applicazione didattica della docimologia e nella comunicazione dei linguaggi. Nel suo iter professionale ha collaborato come esperta in corsi di aggiornamento per Insegnanti sulla didattica della lingua italiana; è intervenuta come consulente per la comunicazione. I suoi interessi nella semiotica del linguaggio letterario l’hanno portata a sviluppare esperienze di scrittura creativa. Tracce poetiche (Bonaccorso Editore, 2011) ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Pubblica nel 2013 il romanzo breve Luna piena d’agosto (Bonaccorso Editore) che ottiene consensi di critica. È nuova la versione didattica di Luna piena d’agosto (Bonaccorso Editore) che comprende un saggio dove, in una analisi guidata del testo, viene sviluppato con il metodo del problem solving il tema: Cos’è la letteratura. Ha redatto le Prefazioni di testi inediti, quali: Trasversal amandi di Giorgio Maria Bellini; Garbui del vivar di Berta Mazzi Robbi; Dialogo ininterrotto di Giorgio Maria Zattera; Frammenti di una farfalla di Stefano Rossi per conto di Bonaccorso Editore, presentandone una lettura testuale saggistica e Giardini e Natura di Antonio Bertoldi (Bonaccorso Editore) sulla bellezza della natura. Altre sue liriche sono pubblicate in raccolte antologiche: Versi d’autore per non dimenticare, Associazione Culturale CircumnavigArte, Collana Le Pergamene, Maggio 2012, pag. 35; Premio Internazionale Di Poesia, Associazione Culturale San Domenichino Undicesima Antologia Poetica (Triennio 2010-2012) a cura di Franco Pedrinzani, pag. 229; Antologia Premio di Poesia e Narrativa “Il Forte” 2011, a cura di Giuseppe Verriotto, La Nuova Rosa Editrice, Querceta (Lucca), 2012, pagg. 136, 137. L’Associazione Teatro-Cultura “Beniamino Joppolo”, Patti (Messina) nell’ambito del tour poetico Strade di poesia pubblica in raccolte antologiche poetiche presso Magi Editore sue liriche inedite o tratte dal suo repertorio poetico nei seguenti volumi: Stagioni fiorentine, Dicembre 2015, pag. 17; I poeti nella Bassa Padana, Febbraio 2016, pag. 37; Un Mare di Poesia, Aprile 2016, pag. 51; Premio Letterario Domenico Distefano, giugno 2016, pag. 40; Poesie fra le Alpi e Poesie sul Brenta, Luglio 2016, pag. 54; Ortona, Omaggio a San Tommaso Apostolo, Luglio 2016, pag. 84; Canti Per Firenze, Settembre 2016, pagg. 55, 56; Poeti al Giubileo della Misericordia, Novembre 2016, pagg. 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31. L’ Associazione Teatro-Cultura “Beniamino Joppolo”, Patti (Messina) durante l’evento del tour poetico Strade di poesia, il 19 novembre 2016, a Roma, presso la Chiesa degli Artisti le ha consegnato il Premio Speciale di Poesia intitolato a Grazia Brunelli. Il premio è stato assegnato ai poeti: Franca Bossi - Fabio Amato - Marisa Burattini - Alessio Mossino - Alessandra Bertelli - Elvira Fasoli - Lidia Melisurgo - Maria Teresa Tuccio Fazio - Jack Peenses - Anna Paradiso. Pubblica ora il libro di poesia L’amore profuma di libertà (Bonaccorso Editore), attestando nella sua scrittura la ricerca per lo spirito di verità e l’interesse culturale per il valore universale del mito. È presente nel dibattito culturale del Territorio, i cui più recenti interventi sono raccolti sul suo sito web e pubblicati su YouTube. Tiene aperto il dialogo con i lettori sul sito web www.graziabrunelli.it.

L’autrice ha, certo, un messaggio d’amore e di libertà da comunicare con questi versi. Però il messaggio non si esaurisce nella sua indiscutibile positività e necessità, trova linfa e vibrante ricchezza - la ricchezza della poesia - nella forza del linguaggio. Il lettore si lasci trascinare nella partita che qui si gioca fra Bene e Male, segua il magico inseguirsi dei colori, delle luci e delle ombre che alternano gli scenari della luminosità con l’insistente rincorrersi di una specie di lessico della vita e della libertà (verde, fiore, fiorito, innocente, nascita) e di un lessico della sottomissione e della morte (buio, notte, nero, profondo, freddo). Sentirà allora come la poesia faccia convivere senza sforzo, anzi con arricchimento di significati, le suggestioni del mito antico con le amare cifre della modernità...

Giulio Galetto

Si possono ordinare i volumi chiamando lo 045 597159 o scrivendo per posta elettronica a Bonaccorso Editore
Riceverete il volume a casa con allegato il bollettino postale intestato per effettuare il pagamento quando vi è possibile.
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