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appunti di vista - BONACCORSO EDITORE

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APPUNTI DI VISTA - Luca Roncoletta Zoppei

Davide, Luigi e Luca, ma per la compagnia del Chiosco il Doc, il Gigi e il Guccio, erano andati lì per pescare, mangiare e organizzare la camminata in montagna che avrebbero fatto il giorno dopo. "Allora?" chiese Luigi compiaciuto, ammirando il panorama e girando l'indice a trecentosessanta gradi. Non aveva torto, pensò il Guccio. Il cielo era turchese, il sole filtrava tra i rami e l'ansa di fiume scorreva selvaggia, restituendo scintillii festosi e una gorgogliante idea di freschezza. Anche il Doc, guardandosi in giro, lo ammise, però... "Avevi ragione. E' da mozzare il fiato, però, scusa, Gigi..." rispose Davide, proseguendo simpaticamente polemico, "...ma perché non le abbiamo portate qui le tipe invece di sobbarcarci una camminata in montagna domani? Guarda che meraviglia! Ci cascavano fra le braccia. Va be'. Dove mettiamo la roba?" Alla loro maniera stavano filosofando su tutto il bendidio che li circondava. A pochi chilometri in linea d'aria, dietro di loro, la statale trascinava il solito traffico pesante. Ma avanti a loro la natura trionfava. Il Guccio ne sentì quasi il gusto in bocca. Guardò la statale e poi si girò a guardare gli amici...
(Luca Roncoletta Zoppei)

pagine 268 - EAN: 9788874403691


LUCA RONCOLETTA ZOPPEI
pp. 268 - 19,00 euro
Disponibilità immediata
Prezzo senza sconto€ 19.00
Qualcosa su Giuseppe Corrà

All’anagrafe Luca. Del casato Roncoletta Zoppei. La giovinezza mi ha poi cucito addosso il soprannome Guccio. Quindi, Luca Guccio Roncoletta, X generation (nato il 23 gennaio del ’66).
E Zoppei? È il cognome di Elisa, mia madre. Non c’è sulla carta d’identità, ma è l’altra mia metà, quella che mi ha insegnato a interrogare la vita e a trovarne rime di bellezza.
La mia ricchezza sono Fiaba e Sebastiano, i miei figli. Senza di loro sarei… infelice (ma molto meno povero!)
Diploma di liceo scientifico senza mai intoppi e oscar per la miglior falsificazione della firma della mamma. Ma studiavo troppo poco per gli immeritati risultati. Cammino universitario mai terminato. Dopo due anni di Economia e Commercio a Verona, eventi della vita mi hanno portato a interrompere gli studi. Di quegli anni, mi rimangono gli amici e i ricordi delle partite poker al bar. Poi leva militare e lavoro.
Nella vita, lavoro come impiegato e, visto l’andazzo dell’età pensionabile, gli ultimi anni dovrò farli col girello. Impiegato sui generis ovviamente. È, infatti, proprio al lavoro che ho scritto la maggior parte dei miei indiscutibili capolavori, perciò Grazie, adorati colleghi, che mi avete sostenuto, preso in giro, sopportato e accettato con tutte le mie stravaganze.
I miei indiscutibili capolavori:
- nel 2010, con Evvai col cannolo vinco il PREMIO TROISI per il teatro comico (Hai vinto per distacco le parole del presidente della giuria)
- nel 2014 con Il ponte dei colori vinco il primo premio nel concorso nazionale PRIMA DELLA PRIMA, LA SCRITTURA per il teatro per l’infanzia (momento serio: è questa l’opera della quale sono davvero fiero). Questo spettacolo 255 è stato messo in scena mille volte da Sabrina Modenini e Andrea de Manincor e – voglio dirlo! – è risultato ancora più bello grazie alle loro interpretazioni. Sabry e Andrea, vi rinnovo qui i miei  complimenti.
- nel 2023, sempre al PREMIO TROISI con Manuale semicomico per scommettere online merito una MENZIONE SPECIALE (una sorta di premio della critica) Stop con l’autoincensamento.
Nella vita, oltre a lavorare, canto in un gruppo Gospel da sempre (qui il mio indiscutibile capolavoro è la mia interpretazione di Oh, when the Saints (s’è capito che mi piace scherzare?). I nostri concerti sono davvero unici. Venite se ne avrete l’occasione. Da poco, sono entrato anche in un’altra band, la AOUI band. Qui ci sono i fiati. Be’, cantare coi fiati che ti spingono oltre il tuo limite non ha prezzo.
Perché ho l’impressione che in questo momento mi sentirei anche in grado di vendere una batteria di pentole?
In conclusione, semmai questo libro dovesse vendere e richiedesse un seguito, farò la cosa giusta: mi darò alla latitanza.
È stato davvero difficile portare a termine questo romanzo. Scrivere è molto rilassante per me, ma sono più portato alla comicità.
Auguriamoci, dunque, che l’opera non piaccia, così siamo tutti contenti. Scherzo. Ringrazio l’editore Bonaccorso per aver creduto in me e spero di riempirgli le casse con questo futuro best-seller.
Se così non sarà, proviamo con le scommesse online, che col mio Manuale semi-comico per commettere online facciamo strada.
Buona lettura a tutti.
Luca


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