SANTA FRANCESCA CABRINI - di Norina Serpente Berritto
Questi giovani pre-adolescenti costituiscono una comunità a parte. Comunicano tra loro in un gergo fatto di parole strane. Tra essi vige la legge del più forte, o di colui che ha le mani più leste a rubare. Alcuni cercano un guadagno stabile facendo i lustrascarpe o gli strilloni. Altri affrontano i lavori dei grandi, sacrificando il candore e la salute.
Poveri ragazzi! Com'è angosciante lo sfruttamento del lavoro minorile! Quanto è basso il salario per ore e ore di immani fatiche! Nessun datore di lavoro si preoccupa di quelle piccole anime che vacillano, dei problemi di giustizia sociale, dei rischi insiti nello stato di emarginazione in cui il lavoratore sfruttato si viene a trovare.
E' poco il pane che nutre il silenzio delle lacrime. Sono avvolti dalla nebbia della pena i prati che chiamano da lontananze infinite con la promessa di giochi. E' lontano il Cielo. Nel cuore dei piccoli singhiozza il pianto nascosto delle mamme.
Ho letto con molto interesse e spirituale godimento l'opera di Norina Serpente Berritto intitolata "Santa Francesca Cabrini". E' stata, per me, una conferma della versatilità, sensibilità e profondità di cultura che l'autrice dimostra in tutti i suoi scritti.
Quando ci si affida alla sua mente, al suo cuore ed alla sua penna si va sul sicuro. Così è anche della presente opera, nella quale Norina evoca con simpatia, ammirazione e stupore la figura di Santa Francesca Cabrini, patrona di coloro che, per necessità di lavoro, abbandonano paese, casa, famiglia, sperando di trovare in altri luoghi quanto non riescono a trovare nella loro terra...
presentazione volume di Lucio Angelo Renna
Le vie che conducono alla santità sono molte, ma tutte hanno il medesimo punto di partenza: un amore eroico per il prossimo che è la figura, e la manifestazione esteriore, dell'amore totale dell'anima verso Dio. Amore naturale e amore "d'elezione" si sommano in questa volontà di "servire", che è negazione di se stessi per rinascere in una dimensione superiore, in cui l'animo è divenuto strumento di Qualcuno che lo guida là dove egli non sarebbe capace di giungere con le proprie forze.
prefazione di Renato Scavino
pp. 308 - 15,00 EURO
Norina Serpente Berritto è nata a Canzano, in provincia di Teramo, nel 1940, ma risiede attualmente a Roma, dove ha svolto attività d’insegnante.
Presente, con poesie e racconti, in diverse riviste e antologie, fra cui “L’altro Novecento” (Vol. IV e V) di Vittoriano Esposito, ha pubblicato il volume di poesie Il falò delle ginestre (2000) con la casa editrice Fermenti di Roma, il volume di racconti Nel giardino del tempo (2001) con l’Istituto Italiano di Cultura di Napoli, il volume di racconti Sentieri di luce (Vita segreta di Gesù) con “L’Artistica” di Savigliano (Cuneo).
Ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali.