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Collana POESIA CONTEMPORANEA - 2014

ISBN 978-88-7440-202-1

Prefazione di Mario Allegri

Estratto

Nicola Nicolis

Anni d'apprendistato


scesero le tue parole di lontano
a raccontarmi una storia che già mi parlava nel sangue
inutili monogrammi di acqua di fuoco di silenzi
calpestati da soli impazziti si sciolgono in fango

vivere è accettare di essere quello che si è
se non si è capaci di essere quello che si vuole

potrei anche cercare di dimenticarti
questo è vero
o viceversa sperare un tuo assurdo ritorno

E scrivi, scrivi, scrivi
parole consumate dal buio,
corrotte dall'uso.
- Formiche brune -
con in bocca prede
più grandi di loro.

pp. 232 - 13,00 euro

Nicola Nicolis è nato a San Martino Buon Albergo alle ore 8.20 a.m. del 18 aprile 1949.
Quando aveva quattro anni, la famiglia decise di trasferirsi a Verona e lui dovette, obtorto collo, seguirla; da allora sta lì e non si è praticamente più mosso.
Ha compiuto studi classici, giungendo a un pelo dal laurearsi in filosofia.
Non ha fatto il militare in quanto abbastanza orbo da convincere la patria a fare a meno di lui. È un reduce (non pentito, ma solo molto dispiaciuto) del '68 e di quel che ne è seguito.
Nel '73, superando inopinatamente un regolare concorso, è stato assunto da una banca, da cui per tanti anni ha ricevuto di che vivere.
Disordinatamente legge di tutto, dai classici alla fantascienza.
Da quando ha scoperto il personal computer, ha disimparato a scrivere a mano; in compenso ha imparato un sacco di solitari.
Scrive poesie e disegna fin dalla seconda media, quando fu rimandato in disegno e una malaccorta insegnante di italiano pensò bene di fargli comporre i primi versi.
Gli piace far canzoni e bere vino, ama la buona cucina, porta barba e capelli lunghi perché non sopporta i barbieri ed è troppo pigro per radersi ogni mattina.
È convinto che le religioni organizzate siano la peggior disgrazia capitata in sorte all'umanità.
Non possiede televisione né telefonino né automobile.
Parla correntemente l'italiano e il dialetto veronese.

La definizione di canzoniere bene si adatta a questa raccolta di versi che Nicola Nicolis raduna sotto il titolo di Anni di apprendistato. Del canzoniere essa palesa i tratti più costitutivi, direi quasi istituzionali: il tema d'amore, assolutamente pervasivo e declinato nelle forme e nei toni più vari ("amore polisemica parola/gioca i suoi dadi su quello che scrivo"); la prevalenza assoluta della cifra autobiografica, altrimenti sottolineata dall'apprendistato del titolo; la rilevanza di un io in persistente dialogo con se stesso, e non ultima la struttura diaristica ripartita nella dozzina di rubriche che lo compongono, secondo un ordine progressivamente cronologico che si arresta al 1982.

Mario Allegri

ISBN 978-88-7440-201-4

Prefazione di Chiara Zamboni

Estratto

Maria Livia Alga, Stella Cernecca,
Maria Grazia Chinato, María José Gil Mendoza,
Irmgard Victoria Hartung, Claudia Iglesias Galván, Elisabeth Lisa Jankowski, Zivoslav Miloradoviç,
Najat Rezki, Marina Ribaudo, Mercedes Spada

Sono radice


pp. 201 - 13,00 euro

Sono dieci donne e un uomo a scrivere questi testi poetici. Vengono da altrove, da diverse parti d'Italia, ma anche da luoghi lontani, la Germania, il Marocco, la Serbia, l'Istria, il Messico. Sono accomunati dal vivere da anni a Verona, tenendo forte la consapevolezza di questa scelta, stabile o provvisoria che sia, e contemporaneamente la memoria di paesi e terre al di là dell'orizzonte.
Nonostante la molteplice provenienza dei testi, non siamo di fronte ad un libro costruito con contributi assemblati da un curatore. È invece espressione di un laboratorio di poesia, dove da almeno quattro anni loro si incontrano scambiandosi testi e leggendo le poesie degli altri. La scrittura è cresciuta così in incontri amichevoli e vivi. Pubblicare libri e farli circolare attraverso letture corali è un modo per rilanciare questo percorso. Questo è il loro secondo libro. Il primo è stato pubblicato per la stessa casa editrice.

Chiara Zamboni

ISBN 978-88-7440-198-7

Prefazione di Giorgio Barberi Squarotti

Estratto

Adriana Cigna

Qui e altrove


Dire ti amo adesso
che follia.
Ora che il vento
mi ha portato via
tutte le foglie.


E scrivi, scrivi, scrivi
parole consumate dal buio,
corrotte dall'uso.
- Formiche brune -
con in bocca prede
più grandi di loro.

pp. 191 - 13,00 euro

Adriana Cigna è nata in Liguria dove ha trascorso l'infanzia. Vive e lavora a Moncalieri (TO).
Pittrice e illustratrice, ha iniziato a scrivere all'inizio degli anni Novanta.
Ha pubblicato le raccolte poetiche: Corso Italia (1995), Le ore intatte (1999), Al Confine della Pioggia (2010).
Il libro di narrativa per bambini: I Racconti di Evan (2008).
Ha conseguito vari premi e menzioni speciali.
Sue poesie compaiono su riviste letterarie e antologie.
E' membro della giuria del Premio Letterario "Città di Moncalieri".

Mi trovo di fronte, finalmente, a una raccolta di versi insolita e impreveduta... E' un bel-l'esempio della poesia come aggiunta al reale, a ciò che c'è, al creato: che, sì, è quello che è, ma ha infiniti significati da scoprire e può essere rimesso sempre in gioco con la forza del rimescolamento della sua forma, dotata di potenzialità senza limite. E' questo il valore garantito della poesia di Adriana Cigna: un exemplum, appunto, molto raro.

Giorgio Barberi Squarotti

ISBN 978-88-7440-194-9

Prefazione di Antonio Seracini

Estratto

Rada Koleva-Genova

L'anima dell'ulivo


Ho sete delle tue carezze.
La mia superficie più morbida
del ricercato velluto, accoglierà
senza riserve ogni tuo desiderio muto
per farti sognare ancora…
È ora.
Ogni amore dovrebbe essere coltivato:
giorno per giorno
notte per notte, in tutti i tempi
e le stagioni.
Vieni da me.
Abbracciami…
Ho bisogno del tuo calore.
Guardami! Guardami bene.
Vorrei che tu mi amassi tutta!

pp. 125 - 12,00 euro

Rada Koleva-Genova, poetessa, nasce il 28 dicembre 1954 a Nikolovo, provincia di Haskovo, Bulgaria.
Scrive e pubblica da molti anni le sue poesie che descrivono la vita quotidiana e la cultura del suo Paese. Le sue opere sono conosciute grazie alla loro presenza continua sulle riviste culturali, i giornali, le antologie poetiche in Bulgaria. Sono state editate sette raccolte di cui due in lingua italiana.
Ha conseguito due lauree: in Pedagogia e Scienze Politiche.
La poetessa fa parte dell'Accademia Internazionale per il bulgaro e le pratiche innovative della Cultura a Sofia, dimora a Verona.
Le sono stati conferiti "Il Gran Premio dei Normanni-2012"; il "Premio Personalità Artistica Europea", 4 maggio 2013 a Bruxelles; il "Gran Premio Artista tra Oriente e Occidente", Bari 2013, e recentemente il "Premio Internazionale della Pace nel Mondo", ONU, città di Monreale.

Rada Koleva-Genova è una scoperta per me: poetessa del cielo, della terra, del fuoco e dei mari, che affonda le sue radici poetiche nel Mediterraneo classico, degli Dèi e dei Titani. Se la poesia è l'espressione più pura della vita che stiamo vivendo, questa poetessa bulgara ne è la prova lampante: ogni suo verso è cuore che batte per gli altri. Rada racconta se stessa con le parole che cantano e si innalzano e congiungono alla eterna bellezza: unica salvezza dell'uomo, orgoglio e vanto dell'Umanità. Fare opere belle, nell'arte, in politica e nel religioso porta benessere a tutti.

Antonio Seracini

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