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Collana POESIA CONTEMPORANEA - 2011

ISBN 978-88-7440-158-1

Estratto

Grazia Brunelli

Tracce poetiche

Il portone chiude alle mie spalle.
Davanti a me il giorno di tutti
i giorni grigi e i rumorosi motori
semafori gente case e ancora case.

Ma mille e ancora mille vanno le orme
tra capitelli, colonne, affreschi, putti
qui in alto volano le statue alate
nel cielo della Chiesa del Paradiso
poi il labirinto del Giardino Giusti
la balconata di Santa Maria in Organo
di là il rosso campanile di Sant’Anastasia
e dopo il bianco del campanile del Duomo
e la cupola grigia di San Giorgio
e Santo Stefano ottagonale
qui sale la pietra del Teatro Romano ai cipressi
e giù il fiume Adige incurva al Ponte Pietra

e corre e corre nell’aurora fino al mare e oltre
[...]
la sabbia indora di rosa il silenzio
e attende la sera quando la poesia
illuminerà le ombre della notte
nel rito di voci di preghiera
e nell’eco devoto di silenzi.

pp. 109 - 10,00 EURO

Grazia Brunelli nasce nel 1953 a Verona, dove vive e lavora. Dopo aver completato gli studi universitari, presto assume la cattedra di docente di Lettere Italiane nella Scuola Superiore. All’attività professionale affianca l’impegno di studio nell’applicazione didattica della docimologia e nella comunicazione dei linguaggi.
È intervenuta come esperta in corsi di aggiornamento per Insegnanti sulla didattica della lingua italiana; collabora come consulente per la comunicazione in agenzie pubblicitarie.
I suoi interessi nella semiotica del linguaggio letterario l’hanno portata oggi a sviluppare nuove esperienze di scrittura creativa.
Tracce poetiche è la sua prima opera letteraria.
Tiene aperto il dialogo con i lettori sul suo sito: http://www.graziabrunelli.it

ISBN 978- 88- 7440-155-0

Estratto

Antonetta Carrabs

Il Boncio di Chiara

Sono in te

nel taglio di luce
appena sbocciata

nel guscio delle cose
un attimo
uno soltanto.

È il mio dopotempo.

pp. 79 - 12,00 EURO

Antonetta Carrabs, vive e insegna a Monza.
Ha pubblicato Fuori è il sole (Il Leccio, 2004); Seme di fiore (Artsworks & Poems, 2006); Amor de lonh (Pulcino Elefante, 2009); Il fiore azzurro (Lietocolle, 2009); I miei sogni son come conchiglie (Collana BUR Ragazzi, Rizzoli, 2011); Cartorime (Carthusia, 2011). Ha collaborato alla pagina del settimanale Monza la città. Attualmente cura la rubrica Narrazioni su “Vorrei”, rivista no profit su Monza e Brianza (www.vorrei.org)
È stato membro della Commissione Cultura del Comune di Monza.
È presidente dell’Associazione Culturale Umanitaria Zeroconfini Onlus (www.zeroconfini.it). È presidente della FI-DAPA B.P.W. - Italy Federation of Business and Professional Women Sezione di Monza e Brianza (www.fidapa.com).

Introduzione di Elisabeth Lisa Jankowski
Prefazione di Annarosa Buttarelli
Postfazione di Livia Alga

ISBN 978-88-7440-151-2

Estratto

Livia Alga, Maria Grazia Chinato, Irmgard Victoria Hartung, Elisabeth Lisa Jankowski, Zivoslav Miloradovic, Evelina Pershorova, Morena Piccoli, Najat Rezki, Dinha Rodrigues, Mercedes Spada, Donka Voynova


Le lingue si parlano

poesia dal mondo



pp. 189 - 13,00 EURO

Casa di Ramìa, centro d’incontro tra donne italiane e migranti del Comune di Verona, ha dato origine al gruppo “Poesia dal mondo” che incoraggia e stimola le donne straniere a trovare, nella scrittura poetica, una valida via di espressione. Autrici dalla Germania, dal Marocco, dal Brasile, dalla Bulgaria ma anche un poeta dalla Serbia, confluiscono, con le loro specificità stilistiche, assieme ad alcune poete italiane in un laboratorio appassionante.
Far emergere dal fondo di un cassetto i propri scritti e leggerli a qualcuno, è per tutti un salto che provoca una sorta di vertigine. L’ascolto, nel gruppo, avviene in un ambiente dove fiducia e sospensione del giudizio sono elementi indispensabili e di per sé nutritivi. La percezione della sofferenza legata alla migrazione, ad esempio, si è modificata radicalmente per le poete italiane nello scambio con le amiche e gli amici stranieri.
La poesia ci sembra lo strumento più appropriato per aprire la lingua al vero ascolto e all’incontro, per dare voce a un disagio che altrimenti non troverebbe espressione...

Elisabeth Lisa Jankowski

Traduzione in Napoletano di Salvatore Calabrese

ISBN 978-88-7440-150-5

Estratto

Wanda Girardi Castellani

Da la çità de Giulieta...

Dedicado a l'amor
(Dedicato a ll'ammore)


Pènzame
pènzame nu mumento
ca io
nun c'è mumento
ca nun te penzo

Pènseme
pènseme n'istante
che mi
no' gh'è n'istante
che no te penso


pp. 95 - 12,00 EURO

Wanda Girardi Castellani è nata il 24 febbraio 1931 a Verona. È poetessa ben riuscita in léngua veronese, molto apprezzata da chi le poesie sa scriverle, da chi sa ascoltarle e da chi, con molto amore, le legge nella propria solitudine.
È giornalista pubblicista – Cav. Uff. all'ordine della Repubblica.
È iscritta al cenacolo di poesia dialettale “Berto Barbarani” dal 1949. Di questo sodalizio ricopre la carica di Presidente Onorario a vita. Alla presidenza vi è attualmente Piero Sartori.
Questa poetessa, che va matta per Luigi Pirandello, ha 61 primi premi e 160 riconoscimenti per la sua poesia; è stata tradotta in napoletano dall'attore e poeta Salvatore Calabrese, è socia onoraria di vari gruppi culturali: a Salerno, a Castellammare, ad Ancona… Ha cooperato con il compositore salesiano Prof. Don Mario Gonzo alla compilazione di tre musicassette: Cantando sotto la stellaLa bella Verona – e Canti il Veneto con noi?!; per tre anni ha tenuto a TeleVerona la rubrica di musica e poesia El tinèl. Ha organizzato moltissimi concorsi di poesia dialettale triveneta. Con Renato Donà alla chitarra, con Dido Pasquali al mandolino e Dario Rodella alla mandòla ha recitato in tutta la provincia; ha condotto rubriche radiofoniche presso Radio International e Radio Verona; col suo Gruppo 24 marzo, composto da Piero Piazzola, Michele Gragnato, Silvio Tubini, Lucia Cozzolino e Armida Ficini, negli anni Settanta, calcò le scene del Teatro di Vicolo Satiro e del Teatro Laboratorio; lei e il simpatico comm. Toni Beltrami, grandissimo dicitore di poesie, nell'abitazione della contessa Mimì Delfini Barbarani, ultima dei Barbarani, loro amica, tennero, assieme alla stessa contessa, un nutrito salotto di poesia; ha scritto su Qui Verona, su La specola di Abano Terme, su Turismo Veneto di Venezia, su El Sil di Treviso, su El Burchiello di Venezia, sul Nuovo Veronese e attualmente, dal 1985, su Quatro ciacoe di Padova e su Vita Vera di Verona.
Finora ha pubblicato i seguenti libri di poesie: Péna e scóa, Verona 1969; Vanésa del cór, Verona 1973; Dedicado a l'amor, Verona 1974 (primo premio per opera edita, penna d'oro del Convivio Letterario di Milano) e oggi riproposto da Bonaccorso con la traduzione in napoletano di Salvatore Calabrese; Amor a Verona, Verona 1977; Noialtre, San Giovanni Lupatoto (Vr) 1978; Ti t'eri el sal, Verona 1982; Papusse e scarponi, Verona 1983; Semense de cel, Bonaccorso editore, Verona 2002; Le rosarie del nono Aldo, Bonaccorso editore, Verona, 2003, Zughi, Bonaccorso editore, Verona 2007; è presente in Poetesse in veronese, Bonaccorso editore, Verona 2001; su Incontri di poesia dialettale, con Ignazio Buttitta ed Enzo Loi, ONPI Case Serene d'Italia, 1975; su Il dialetto veneto dall'VIII al XX secolo, Editrice Liviana, Padova e su Letteratura Veronese del '900 di Claudio Pezzin, Cierre Grafica.

Salvatore Calabrese è nato a Ercolano (NA) il 05.05.1937 e vive a Caserta dal 1993. Ex funzionario di un’importante azienda siderurgica. Attore e autore di testi poetici e teatrali dal 1987 ha militato in formazioni che hanno rappresentato sui palcoscenici italiani opere con tematiche attuali. Le sue poesie e le sue novelle sia in lingua che in dialetto napoletano sono state premiate in concorsi nazionali e internazionali e inserite nelle relative antologie. Ha scritto opere teatrali. Ha poi tradotto in dialetto napoletano La giara e L’uomo dal fiore in bocca di L. Pirandello. Quest’ultima è stata da lui stesso rappresentata in diversi convegni culturali.
Da oltre quarant’anni indossa la maschera secolare di Pulcinella da lui rivisitata e riscattata dal ruolo di servile buffone recitando monologhi, dialoghi, atti unici e poemetti dai quali emergono impegno e sensibilità verso problemi meridionali e nazionali. Con questa sua maschera è stato simbolo di vari gemellaggi con vari gruppi culturali e maschere di diverse città italiane. Si pregia, infine, di essere socio onorario della A.N.PO.S.DI. (Associazione Nazionale Poeti e Scrittori Dialettali) nato a Roma nel 1952.

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