Bonaccorso Editore
via Mazza, 30/c - 37129 Verona - tel. 045 597159
c/c postale 27893304 intestato a Bonaccorso Seracini Domenico


Si possono ordinare i volumi chiamando lo
045 597159
o scrivendo per posta elettronica a
Bonaccorso Editore
Riceverete il volume a casa con allegato il bollettino postale intestato
per effettuare il pagamento quando vi è possibile.
Nessuna spesa di spedizione


Collana NARRATIVA CONTEMPORANEA - 2015

ISBN 978-88-7440-230-4

Estratto

Benedetto Arancio

Il miracolo di Natale


“Carusello spazzava le chiese. Si buscava così qualche pezzo di pane che il sagrestano gli dava per compensarlo dell’aiuto. Ma solo di inverno. Nella bella stagione egli preferiva aggirarsi per le campagne dove senza eccessivi rischi riusciva a sgraffignare frutta a volontà e qualche uovo e vivere quindi beato come un pascià. Non gli mancava nulla e non sentiva il bisogno di nulla...”.

pp. 167 - 14,00 euro

Benedetto Arancio è originario di Naro in provincia di Agrigento e risiede a Vizzini in provincia di Catania.
Autodidatta, è sempre stato appassionato della lettura e della scrittura. Già maresciallo dell’Arma dei carabinieri per quasi 40 anni, ha avuto modo di conoscere moltissime località della nostra Italia, alcune citate nei racconti. Dopo il suo collocamento a riposo ha avuto più tempo e possibilità da dedicare alla sua passione e quindi maggiore impegno a quella che avrebbe potuto e forse dovuto essere la sua più naturale inclinazione.

ISBN 978-88-7440-228-1

Estratto

Paolo Centenari

L'indivisibilità del bene


...“Ero davvero così bella?” chiese la donna del ritratto. Il dipinto rifletteva ora lo sguardo fiammeggiante e altero di una donna sicura di sé e consapevole della propria bellezza, ora l’immagine di una donna fragile, ferita, impaurita. O, anche, i segni di una sofferenza terribile, di un dolore muto. Lo scrittore narra la vicenda umana di una donna ebrea che aveva subìto il “male assoluto” delle leggi razziali, della deportazione. L’amore e l’affetto di un amico, di un’amica, compagna di prigionia, l’avevano guarita, sanato le sue ferite.
Aveva ripreso a vivere, accogliendo nel proprio cuore la pietà ed il perdono.
Aveva deciso di eleggere come sua nuova patria Israele. Ad Haifa, a seguito di un evento drammatico, è svelato un inaspettato e meraviglioso segreto.

pp. 161 - 15,00 euro

Paolo Centenari vive e lavora a Verona. Sposato, ha una figlia. Dirigente d’azienda è laureato in Economia e Commercio. Ha svolto la sua attività professionale in una grande azienda multinazionale in Verona. A Milano ha ricoperto la carica di Consigliere di amministrazione e membro del Comitato esecutivo in una importante istituzione finanziaria. Ora, dedicando ad essa una piccola parte del suo tempo, unisce all’opera di scrittore una attività di volontariato professionale nei confronti del settore non profit. Ama la musica, suona pianoforte e chitarra, dipinge con grande discontinuità. Ha una passione travolgente per la bicicletta su strada: è facile incontrarlo, piegato dalla fatica, mentre pedala sulle colline della Valpolicella o dei monti Lessini dove, parlando di una emozione da altri descritta, ha la sensazione di “scivolare sulla spina dorsale del mondo”. Nell’aprile del 2003 ha pubblicato per le Edizioni Tracce “Storie d’animali”. Gli animali, come controfigure, alter ego degli uomini. Nel 2005 per Bonaccorso editore ha pubblicato il romanzo Lo strato d’acqua, una coperta silente di una vita straniata, subita, mai veramente vissuta.

ISBN 978-88-7440-224-3

Estratto

Tullio Romano

Il destino di Giada


...Ma perché non salire in groppa alle figure roteanti che sembrava stessero lì ad aspettarlo? Compiacenti, ammiccanti, pronte ad obbedire ad ogni suo capriccio!
Ma chi erano? Chi le aveva mandate?
Una quantità di donne silenziose e sorridenti saliva dal profondo della sua memoria. Sembravano felici di rivederlo dopo tanto o poco tempo. Ma lui non le ricordava tutte...
"Sali sulle figure - dicevano - ti porteranno là dove ci sono i tuoi ricordi, i tuoi rammarichi, i tuoi fallimenti, i tuoi rimpianti, i tuoi successi, i tuoi amori... Le tue lacrime, la tu vita, insomma". ...

pp. 130 - 15,00 euro

Tullio Romano è , triestino di nascita e veronese d'adozione, è quello che si suol dire "un uomo che s'è fatto da sé". Partendo dalle umili origini familiari ha progressivamente scalato la società con determinazione.
Ha frequentato gli studi in contemporanea con i gravi sconvolgimenti che hanno interessato la sua Trieste, venendo anche coinvolto nei moti del '53, le cui tracce sono ancora impresse nel suo intimo. Ha assistito allo scempio perpetrato dai cosiddetti "liberatori" e porta nel cuore il ricordo della madre ferita nel corso di un'incursione "titina". La sua estrazione politica e intellettuale non poteva essere altro che filo italiana.
Si è piacevolmente imbevuto di un'educazione molto formale, con elementi tipicamente mitteleuropei che hanno completato la sua cultura. Il prof. Giuseppe Vecchiet, suo insegnante di lettere, ha influenzato decisamente la sua preparazione classica, accentuata dalla conoscenza diretta con alcuni degli spiriti più eletti e liberi della Trieste letteraria: Claudio Magris e Fulvio Tomizza.
Romano è stato dapprima insegnante di materie scientifiche per poi dedicarsi ad attività nel campo finanziario presso varie importanti aziende di levatura internazionale. Grande viaggiatore, può dire d'aver girato tutto il mondo con immutata curiosità. E ancora oggi progetta nuovi itinerari da unire all'esperienza accumulata.

ISBN 978-88-7440-221-2

Lettera del Vescovo Lucio Angelo Maria Renna
Introduzione di Renato Scavino
Presentazione di Elisabetta Di Iaconi
Postfazione di Oliva Gualtieri Bernardi

Estratto

Norina Serpente Berritto

ALI


L'indomani Pablito disse alla bambina:
"Zeudy, questa mattina voglio uscire. Ora so volare. Non puoi negarmelo. Sta' tranquilla, non mi perderò e tornerò presto. Come potrei fare tardi, se quella pettegola di Rosa mi controlla? Devo filare dritto, sai? Ti prego, Zeudy, fammi uscire!".
E la piccola:
"Ho fiducia in te, pulcino. Ti lascerò volare. Ricorda però bene il paesaggio intorno alla mia casa. Ricorda che la tenda della mia cameretta è azzurra. Ti prego, tieni a bada la tua esuberanza. Non farmi preoccupare".
"Va' a scuola tranquilla", rispose Pablito. "Sono un colombo saggio, perciò prudente. Il paesaggio, poi, lo ricordo benissimo. La tenda... come potrei dimenticarla? Nessuna finestra ha una tenda azzurra. Perché l'hai scelta di quel colore?"
Prendendo lo zainetto della scuola, la bimba gli rispose:
"Volevo che mi portasse il cielo nella stanza. L'azzurro è la mia passione. Ciao, piccolo".
E scomparve ridendo giù per le scale.
Pablito sostò per un attimo sul davanzale. Aveva ancora qualche timore. Poi ricordò le parole di Zeudy: "Il volo somiglia al pensiero... Apre le ali e va". Si fece ardito e si lanciò nell'azzurro.
Che gioia padroneggiare le ali nella luce!

pp. 247 - 15,00 euro

Norina Serpente Berritto è nata a Canzano, in provincia di Teramo, nel 1940, ma risiede attualmente a Roma, dove ha svolto attività d'insegnante.
Presente, con poesie e racconti, in diverse riviste e antologie, fra cui "L'altro Novecento" (Vol. IV e V) di Vittoriano Esposito, ha pubblicato il volume di poesie Il falò delle ginestre (2000) con la casa editrice Fermenti di Roma, il volume di racconti Nel giardino del tempo (2001) con l'Istituto Italiano di Cultura di Napoli, il volume di racconti Sentieri di luce (Vita segreta di Gesù) con "L'Artistica" di Savigliano (Cuneo).
Con Bonaccorso Editore ha pubblicato Santa Francesca Cabrini (Saggistica) 2004, con tale opera ha vinto il Primo Premio Internazionale per la saggistica "La voce dell'emigrante 2005", Pratola Peligna (L'Aquila) e Mi chiamo Francesco (2009).

ISBN 978-88-7440-220-5

Prefazione di Marco Ongaro

Estratto

Carmen Capilli, Angelo d'Andrea, Marco Di Campli, Elisa Formenti, Valeria Frigo, Pino Guglielmo, Marina Karam, Maria Manzi, Federica Massafra, Francesco Rasetti, Stefania Scamperle, Filippo Stefani, Giordano Tomassi, Leda Ventoruzzo, Samuel Zarantonello, Giordano Zenari

L'Appello

pp. 125 - 13,00 euro

"...Verrebbe voglia di sognare che a muovere tutto sia l’amore, e ci si potrebbe pure illudere che sia così, non fosse che davvero pochi appaiono soddisfatti del risultato, e probabilmente nessuno ottiene interamente ciò che vuole. A insinuarsi è un altro sospetto: che la forza della vita al di là dei conseguimenti stia nella vita stessa, nel suo creare continui stimoli per continue risposte, e che in tale combinazione giaccia il mistero di una sopravvivente felicità sotterranea, insperata, regalata alla resa di conti imperfetti. Potenza della letteratura, l’unione di sedici scrittori...".

Marco Ongaro

ISBN 978-88-7440-218-2

Estratto

Luciano Rognini

Bretagna inquieta



L'alba della prima repubblica in Francia vide un biennio (1793-1794) noto come "l'epoca del Terrore", dominato da Massimiliano Robespierre detto "l'Incorruttibile" e dai Montagnardi suoi sostenitori.
Il loro grande potere venne insidiato da alcune insurrezioni la maggiore delle quali scoppiò nel nord ovest, in Vandea. Alleati degli insorti furono i Bretoni, popolazione per origine, lingua e costumi allora non francesi.
In questa lotta partecipano, sono coinvolti e si amano, un giovane e ardente monarchico bretone e una ragazza repubblicana idealista e sensibile. Essi si trovano divisi anche dall'odio scaturito nelle loro famiglie, frattura le cui origini risalgono ad alcuni decenni prima, narrata nel mio primo romanzo Come Giulietta, bagliori di guerra sul Lago Sacro edito pure da Bonaccorso.
Accanto ai protagonisti spicca una figura di donna, giacobina di fede ma forte e generosa, che avrà una influenza decisiva sui due protagonisti.
L'amore e la ragione prenderanno il sopravvento sulla politica e sul fanatismo di una guerra civile.


pp. 299 - 18,00 euro

Luciano Rognini è nato da padre di antica famiglia veronese a Torrebelvicino (Vicenza) nel 1936 e da tale anno vive nella città scaligera.
Si occupa di storia dell'Arte e della Musica della sua città (Verona, di conseguenza) con particolare riguardo alla ricerca su documenti in base ai quali ha riportato all'attenzione degli studiosi numerosi artisti del passato dimenticati o sconosciuti.
È membro delle Accademie veronesi G. Cignaroli e Agricoltura Scienze e Lettere, e di quella Olubrense in Liguria.
Sotto la direzione di Licisco Magagnato e Lanfranco Franzoni ha partecipato alla stesura di cataloghi di mostre artistiche organizzate da musei civici (anni 1974, 1978, 1979, 1986, 1988).
Ha collaborato al Dizionario Biografico degli Italiani dell'Enciclopedia italiana Fond. E. Treccani, vol. 56°, Roma 2001. Partecipa tuttora con saggi a numerose riviste culturali: Studi Storici L. Simeoni, Atti e Memorie dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, Verona Illustrata, Annuario Storico Zenoniano, Annuario Storico della Valpolicella, istituzione culturale questa di cui è socio fondatore, Quaderni per la Storia dell'Università di Padova, Quaderni Culturali Caprinesi.
Ha partecipato con suoi studi ad alcuni volumi editi dalla Banca Popolare di Verona: Maestri della Pittura Veronese (1974), La Musica a Verona (1976), Chiese e monasteri a Verona (1980) e nel Veronese (1981), Il Paesaggio agrario nella pittura e nelle mappe (1982).
Sue consulenze sono state richieste dal Victoria and Albert Museum di Londra, dal Metropolitan Museum di New York, dall'Università dell'Oklahoma (U.S.A.).
Fra le pubblicazioni più significative si ricordano: Tarsie e intagli di fra Giovanni da Verona a S. Maria in Organo (1985) che ha ottenuto un lusinghiero successo anche internazionale; Il monastero di Sezano in Valpantena (2000); S. Maria di Nazareth di Verona. Nella storia, nella poesia, nell'arte (2002); La chiesa di S. Maria in Organo. Guida storico-artistica (2002); Palazzo rosso. La Villa Bevilacqua Lazise Cometti, un gioiello della Valpantena (con M. Pasa) 2006; La Madonna Assunta di Gianbettino Cignaroli per il monastero di S. Elisabetta di Verona, 2007; La sagrestia di S. Maria in Organo, 2007; S. Maria Nascente di Sorgà. La storia, l'arte, il restauro, 2008. Coltiva notevole attenzione per la storia tardoromana e bizantina: Presenze bizantine a Verona e veronesi nell'Impero d'Oriente in Per Alberto Piazzi (1988).
Collabora con Il Giornale di Giulietta (trimestrale) di Giulio Tamassia.
Con Bonaccorso Editore ha pubblicato i romanzi: Come Giulietta, 2005, Il falco e l'aquila, 2009 e Bretagna Inquieta, 2015.

ISBN 978-88-7440-217-5

Préface de François Orsini

Estratto

Philippe Popiéla

Louise





pp. 425 - 29,00 euro

Philippe Popiéla, né à Béthune, en France, en 1959. Il a obtenu la chaire de littérature italienne à l'European Uni-versity de Paris-Clamart, de 1990 à 1992, puis il a enseigné dans les universités d'Arras, de Dunkerque, de Roubaix et de Lille, et dans différents lycées en Corrèze, en Haute-Vienne, à Paris et dans le Nord-Pas-de-Calais. Il a écrit un mémoire sur : L'interprétation de la poétique de Cesare Pavese et de ses études sur les poètes Nord-américains en 1989. Le mémoire fut présenté à l'université de Turin ; le directeur de thèse était M. Carlo Ossola. Il y aura un approfondissement de cette thèse avec une autre thèse de DEA, à Paris IV Sorbonne, avec François Livi comme directeur de thèse : La genèse de la thèse de Cesare Pavese à travers Les sources françaises et une analyse de documents inédits (Des lettres inédites de Cesare Pavese à Carlo Pinelli).
Il a reçu le premier prix Pavese le 25 août 1991 pour ses études.
Il a été critique littéraire pour de nombreuses revues littéraires et certains journaux italiens parmi lesquels : Paese, Altra Italia, Gli amici del moscato, La Stampa : Tuttolibri, Nord-Matin, Jointure, poésie et art, Nuova Società, Le colline di Pavese, TuttoUniversità, Informazione e Immagine, Tivù Tivù, Satura.
Il a traduit le livre de Liborio Termine, Les nus de Franco Fontana, Aleph, Turin, 1989.
Il a écrit des essais publiés par Antonio Catalfamo dans les livres suivants Retour à l'homme, Les cahiers du Cepam (Centre d'études pavésiennes), Santo Stefano Belbo, 2001. La genèse de la thèse de Cesare Pavese sur l'interpretation de Walt Whitman, pp. 105-118.
Cesare Pavese : le mythe, la femme et les deux Amériques, Les cahiers du Cepam, Santo Stefano Belbo, 2003. Le mythe de l'amour : pp.97-120.
Pavese " irrégulier ", l'achevé de l' " inachevé " et l'humanité des dieux, Les cahiers du Cepam, Santo Stefano Belbo, 2005. Cesare Pavese, maître "subtil" de Carlo Pinelli et jeune chantre de Ponina Tallone, avec une interview inédite à Natalia Ginzburg : pp. 66-96.
Un voyage mythique, Les cahiers du Cepam, Santo Stefano Belbo, 2006.
Hommage à Lalla Romano dans le centenaire de sa naissance ; pp. 135-155.
Tu es la terre et la mort, Les cahiers du Cepam, Santo Stefano Belbo, 2007. Sources françaises pour les premières études de Pavese : du poème-évangile de Walt Whitman à la creation d'un mythe religieux, divin : Feuilles d'herbe ; pp. 129-167.
Enfin, certains de ses poèmes sont été publiés dans Paese, Les amis du muscat, Les collines de Pavese, Nouveau contrepoint (poésie et art), Satura.
Dans les années '80, il avait animé une émission radio-phonique, en première soirée, à Béthune (France) : La Maison du Bonheur. Et, en 1991, il y a eu une émission littéraire télévisée, en direct, sur une chaîne nationale italienne (RAI 3) avec Lalla Romano, Jean-Baptiste Para, Jean-Pierre Bal, Antonio Francica e Antonio Ria.
Il a été musicien (le bugle et la trompette) dans les harmonies de Chocques, Lillers, Auchel et dans un orchestre symphoni-que (à Auchel). Il a participé à l'enregistrement d'un disque 33 tours à Paris, avec la grande harmonie d'AUCHEL (France) composée de 60 musiciens. Sa mère était pianiste. Son grand-père paternel violoniste.
Il a publié "Aimer ne fatigue pas" en novembre 2013, éditeur Bonaccorso, Vérone. Préface de Carlo Ossola, introduction de Guido Zavanone.
Conférence de culture italienne (Paris) avec présentation de François Orsini (décembre 2013).

...Louise et le désir d'aimer n'est pas un "roman" au sens traditionnel du terme. Nous ne sommes pas en présence d'une "histoire" qui comporterait une présentation, une évolution, un dénouement. Le livre fermé, le lecteur est persuadé que d'autres pièces viendront s'y ajouter...

François Orsini

Si possono ordinare i volumi chiamando lo 045 597159 o scrivendo per posta elettronica a Bonaccorso Editore
Riceverete il volume a casa con allegato il bollettino postale intestato per effettuare il pagamento quando vi è possibile.
Nessuna spesa di spedizione