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Collana NARRATIVA CONTEMPORANEA - 2010

Prefazione di Giovanni Zilioli

Estratto

Francesca de' Manzoni Boschini

Il pianoforte
e altri racconti


...Leggo molto e mi interrogo sull’oggi della scrittura, quali effetti produca, a quali meriti un’opera debba la sua presenza nelle classifiche, a motivazioni e significati espressi, e altro. Leggo molto, da bene informata, se posso; ma quale sincerità di informazione ci raggiunge? Nella gran confusione di produzione, mi conforta veder riconquistare spazio temi ed esigenze che parevano emarginati, e sono quelli a me cari, alla mia necessità di esprimere memorie ed affetti. Rivivo il passato nel presente, senza nostalgia, nella consapevolezza che ogni età ha i suoi doni...

Francesca de’ Manzoni Boschini vive a Verona da oltre 30 anni e qui ha concluso la sua lunga carriera di insegnante. Nata a Bologna nel 1920 da padre cadorino e da madre meridionale, è vissuta in sedi diverse; i soggiorni più prolungati riguardano il Friuli, la Romagna (dove si è sposata e ha avuto quattro figli) e il Veneto. Ottenuto il diploma magistrale a Venezia, si è poi laureata in lettere all’Università di Firenze. Ha vissuto come vocazione famiglia e scuola.
Partecipa con vivo interesse alla vita culturale, specie letteraria; mantiene relazioni amichevoli con uomini di cultura, dietro la cui sollecitazione si è decisa a pubblicare liriche e prose.
Sono usciti: I miei ponti (poesie) per le Grafiche di S. Patrignano, Rimini 2001; Rapsodia di memorie (un memoriale edito privatamente); L’ultimo incontro lo vorrei gentile (poesie). Prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti. Edizioni Blu di Prussia, Piacenza 2003; Aghe risultive (poesie friulane), Edizioni Blu di Prussia, Piacenza 2004; Rosso di gerani ai ballatoi (poesie), Edizioni Blu di Prussia, Piacenza 2004; Il sole sulle pietre (racconti), Bonaccorso Editore, Verona 2005; Ombre accoglienti (poesie), Bonaccorso Editore, Verona 2006; Su quelle notti far fiorire l’alba (poesia), Edizioni Blu di Prussia, Piacenza 2007; Vite parallele (poesia) Bonaccorso Editore, Verona 2008; Il canto dell’amicizia (racconti) Bonaccorso Editore, Verona 2009 e ora Il pianoforte e altri racconti, Bonaccorso Editore, Verona 2010. Della sua produzione si sono occupati critici quali Giorgio Bárberi Squarotti, Davide Agnani, Paolo Ruffilli, Arnaldo Ederle, Pasquale Maffeo, Rienzo Pellegrini e altri.
Sue liriche sono apparse in varie riviste culturali.
Aghe risultive ha suscitato apprezzamenti da parte di friulanisti, di glottologi anche stranieri e una presentazione nel mensile Poesia (aprile 2005) da parte del critico Fabio Simonelli. Alcune liriche friulane sono state tradotte da un insigne studioso, il dott. L. Craffonara, in ladino badiotto.

Quando penso a Francesca, due sono le immagini che mi vengono spontanee alla mente. La prima è quella della “Ricamatrice”, dipinto capolavoro di Vermeer, raffigurante una giovane intenta al proprio lavoro di cesello, avvolta, quasi protetta da una luce tenue e diffusa, che dà alla figura una forza gentile e trattenuta, però energica, operosa, di mistica effusione. La seconda è quella di una donna di montagna, forte, cocciuta, avvezza ad affrontare tempeste e difficoltà di ogni tipo, attaccata alla terra e contemporaneamente “lanciata” oltre le cime e i boschi che le circondano la casa, i sogni, i desideri. Così è Francesca, così è la sua scrittura...

Giovanni Zilioli

Beppe Calabretta
All'ombra di Narciso



...L’estate sembra non finire mai. Siamo ai primi di ottobre e il sole picchia come fossimo in pieno agosto. Buon per i vignaioli che avranno un raccolto sicuramente meno abbondante ma di qualità superiore. Ma non per lui, Bruno Carcade, commissario capo di polizia in forza alla questura di Lucca, costretto a starsene chiuso in casa in preda a un attacco virulento di dissenteria che si era procurato laggiù, in Nord Africa, nonostante tutte le precauzioni nel mangiare e nel bere. Si era perfino lavato i denti con l’acqua delle bottiglie sigillate e non aveva mai toccato verdure o alcun tipo di cibo crudo. Non era servito a niente...

pp. 162 - 13,00 euro

Beppe Calabretta, è nato a S. Andrea Ionio (CZ) il 14.12.1944. Dal 1970 vive e lavora a Lucca.
Ha iniziato la sua attività letteraria pubblicando nel 1991 il romanzo Il cielo senza sole, Serarcangeli editore, Roma. Nel 1993 ha pubblicato, la silloge narrativa Epolenep, Nero su Bianco editore, Lucca. Un suo racconto Hannah (Premio Viani per racconti inediti, Baroni, Viareggio) viene pubblicato nel 1994. Sempre con Mauro Baroni editore, Viareggio, pubblica nel 1997 il romanzo Il mondo limitato. Nel 2003 il suo racconto, La storia smarrita, viene selezionato al I° Concorso di organizzato dal Consiglio di Quartiere 4 del Comune di Firenze e pubblicato fuori concorso nella raccolta Sulle strade del quartiere 4, sulle strade della nostra vita, edito a cura dell’Associazione LIB(E)RAMENTE, Amici della Biblioteca Isolotto. Un altro suo racconto, Il bar della Cooperativa, è stato pubblicato sul n. 22 del 3 Agosto 2008 del giornale ELPIS edito a cura del gruppo “Elpis zerouno” del suo paese natale. Nel Maggio 2009 è stato pubblicato da Bonaccorso Editore, Verona, il romanzo Il pescatore di sassi. Nel numero 35, Gennaio-Maggio 2010, di Menotre (Viareggio) è stato pubblicato il racconto Panchine.

Arnaldo Ederle
Sandwich



Sandwich
è un titolo metaforico, vuole significare un oggetto composito e al contempo unico.
C'è uno scrittore e il suo doppio, un alter-ego che si fa notare per la sua scarsa attività causata da un carattere poco serio, la cui presenwa sul campo non è per nulla assidua e regolare.


pp. 166 - 13,00 euro

Arnaldo Ederle, poeta, critico e traduttore, è nato a Verona dove vive. Ha seguito studi linguistici e musicali (armonia e pianoforte). Ha pubblicato: Le pietre pelose ben osservate (Verona, Ferrari, 1965), Racconti (Verona, “Il Nuovo Adige”, 1974-78), Vocativi e querele, prefazione di G.Piccoli (Milano, Il Trifoglio, 1981, Premio Alassio 1981), Partitura (Guanda, 1981), Il fiore d’Ofelia, introd. di G.Raboni (Milano, Società di Poesia-Bertani Ed., 1984, Premio Gatti 1985), La chiesa di Santa Anastasia (Verona, Office Automation, 1992), Contre-chant, introd. di S.Ramat (Mondadori, “Almanacco dello Specchio” n.14, 1993), Paradiso, introd. di F.Bandini (Udine, Campanotto, 1993, finalista Premio Metauro 1995), Cognizioni affettive, prefaz. di M.Cucchi (Roma, Empirìa, 2001, Premio L.Fiumi 2002, finalista Premio Dessì,2001, Premio San Pellegrino Terme, 2002), Arcipelaghi (Casette d’Ete AP, Grafiche Fioroni, 2001), Sostanze, prefaz. di G.Galetto (Verona, Bonaccorso, 2004, finalista Premio Camaiore 2005), Varianti di una guarigione, prefaz. di S.Verdino (Roma, Empirìa, 2005, Premio Battista-Circe Sabaudia, 2006), 10 Divagazioni sul corpo umano (Mondadori, “Almanacco dello specchio” 2008), La luce dei cristalli, scritti critici (Verona, Bonaccorso Ed. 2008), Stravagante è il tempo (Roma, Empirìa, 2009, finalista prima rosa al Premio Viareggio-Repaci, 2009). Del 1995 è il libro di racconti Il caso Tramonto (Udine, Campanotto). Oltre ad aver tradotto da G.d’Aquitania, J.Clare, S.J.Perse, M.Maeterlinck, ha curato e tradotto per Guanda due libri di prosa: Ombre italiane di Vernon Lee (Biblioteca della Fenice, 1988) e Amanti assassinati da una pernice di F.Garcìa Lorca (Quaderni della Fenice, 1993). Scrive per “L’Arena”, “Il giornale di Vicenza” e “Bresciaoggi”. Collabora a “Poesia” di Milano.

Prefazione di Luigi Giuseppe Grezzana

Estratto

Giancarlo Tosi
Don Giuseppe Tosi
(el sio prete)


È la storia di don Giuseppe Tosi, raccontato da un nipote, che fu l’indomito protagonista dello sviluppo del Collegio di Don Nicola Mazza.
Oltre aver fondato il Collegio Universitario di Padova, dove erano ospitati giovani di forte ingegno ma con scarsi mezzi finanziari, apportò molte migliorie al Collegio di Via San Carlo a Verona e fondò varie residenze per gli studenti, fra le quali una a Bressanone, dove passavano i loro soggiorni estivi i fratelli Ratzinger, alti prelati della Germania (uno dei due è il Papa Benedetto XVI). Fondò e ammodernò la residenza di Costagrande, una grande tenuta fra i boschi sopra Avesa (ora sede della comunità Exodus di don Mazzi).
Ebbe in concessione per il Collegio la Villa "Ferrari dalle Spade" a Tregnago, dove fondò un’associazione culturale e umanitaria dedicata agli allievi ed agli ex allievi del Collegio, unendoli tra loro in un unico filo invisibile.Si prodigò, inoltre, allo sviluppo della nuova Università di Verona e, d’accordo con il rettore professor Gino Barbieri, con il ministro veronese Guido Gonella e con il ministro padovano Luigi Gui, fondò due Collegi Universitari, uno maschile e l’altro femminile, dove venivano e vengono accolti giovani di varie estrazioni sociali, sia italiane che estere, che intendono frequentare la nostra università.

pp. 186 - 14,00 euro

Il racconto inizia nell’anno 1945, negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale, quando don Giuseppe Tosi fu nominato sacerdote, e termina nel 1975, l’anno della sua morte, a soli 57 anni, avvenuta a Verona, lontano dal Collegio e dai giovani che aveva tanto amato.

Giancarlo Tosi nasce a Verona il 18 marzo 1941.
Dopo le scuole commerciali lavora nell’officina del padre e, nel contempo, inizia gli studi di ragioneria alla scuola serale.
Finito il servizio militare nell’Aeronautica di Orvieto è assunto nell’Azienda Elettrica Municipale della sua città; si sposa con Gianna e ha due figli, Massimo e Alessandro.
Dopo quarant’anni di lavoro va in pensione e, avendo del tempo libero, si dedica alla grande passione che coltivava fin da quando era giovanissimo: la scrittura.
Nell’anno 2006 pubblica un suo racconto, Vite perdute, presso la Midgard Editrice di Perugia e nel 2010 il romanzo Le due Sorelle, con la MJM, Meda (MI)

Prefazione di Marco Ongaro

Estratto

Giovanni Bartucci, Paola Bernardi, Cristiano Bertazzoni, Mirella Chesini, Chicco Lindemann, Marta Minardi, Massimo Mirandola, Marco Riva, Valeria Squarzoni, Valentina Venturi, Marco Volpe


Nulla è come sembra


pp. 122 - 13,00 euro

...Ci si trova di fronte a un miracolo quando si assiste alla formazione di una raccolta di racconti, congenitamente arricchita da un composito gruppo di teste e penne, ognuna con il proprio passo, la propria sensibilità...
...Mi è concesso di osservare per primo la parte segreta della loro doppia vita che diventa pubblica. Il tesoro che offrono alla ribalta esprime la magnifica complessità degli esseri e delle loro parole, l’abbondanza mutevole regalata una volta di più a un mondo che si vorrebbe fisso, stabilito, costante.
E vibro del loro insegnamento: nulla è come sembra.

Marco Ongaro

Alberto Fezzi
Guida del mondo
(per gente strana)



Se siete persone non ancora del tutto inquadrate, questa è la vostra guida.
Trenta storie, ambientate in altrettante città del mondo.
Volando da Verona a New York, da Shanghai a Londra, da Roma a Ibiza, da Barcellona a Miami, da Palermo a Las Vegas, e spaziando tra stili e generi, Alberto Fezzi compone un quadro ironico, dissacrante, cupo, grottesco, romantico e disperato delle nostre vite e del mondo in cui viviamo.
Facendo roteare questo mappamondo per pazzi, vi troverete di fronte ai Beatles, a vecchi hippies vendicativi, a Iva Zanicchi, a Brigitte Bardot, a una riunione condominiale di prostitute, al frastuono del Gay Pride, ad una rivoluzionaria consegna di premi Nobel, all'ignoto destino di un navigatore sedentario, alla ricerca dell'anima, ad un’isola che sprofonda, a morti ammazzati, alla caponata di Antonella Clerici, a struggenti e nostalgiche vibrazioni sentimentali, e a tante altre appassionanti escursioni nella geografia del nostro mondo e della nostra mente.
Dopo il successo di Sognando un Negroni, Io ballo da solo (però mi guardo intorno) e Fino alle lacrime, Alberto Fezzi è diventato uno scrittore.


pp. 227 - 15,00 euro

Alberto Fezzi è nato nel 1977 a Verona, dove vive e lavora.
Le sue passioni, oltre alla scrittura, sono il cinema, la musica (è anche autore di testi musicali) e i viaggi.
Questo è il suo quarto libro.
Il primo, Sognando un Negroni (Bonaccorso Editore, 2004), è stato un grande successo a Verona, oltre che un vero e proprio caso letterario, per come ha saputo descrivere i giovani veronesi ed i giovani in generale.
Il secondo libro, Io ballo da solo (però mi guardo intorno) (Bonaccorso Editore, 2006), ha affrontato in modo ironico e romantico il rapporto uomo-donna e ha bissato il successo del primo libro, ricevendo varie attenzioni anche fuori Verona.
Il terzo libro, Fino alle lacrime (Bonaccorso Editore, 2008), per varie settimane il libro più venduto in assoluto a Verona e presentato anche fuori Verona, ha rappresentato, attraverso la storia di quattro amici dai tempi del liceo sino ad oggi, un coinvolgente spaccato della vita e dei pensieri della generazione degli attuali trentenni.
Questi tre libri costituiscono quella che l’autore definisce la Trilogia del Negroni.

Prefazione di Antonio Seracini

Estratto

Raffaella Grasso
A PICCOLE DOSI


...Un libro può essere bello anche per un capitolo, per una pagina, magari per una frase, un rigo appena…
Chi non ha fatto l’esperienza, attiva o passiva, di un: Vorrei dirti tante cose…
E analogamente di un: Intanto, comincia a dirne una!...

Raffaella Grasso

pp. 136 - 13,00 euro

Il primo incipit a Genova nel primo pomeriggio di inizio marzo, nel secolo scorso. Poi tutti gli altri incipit e, tra i tanti, alcuni felicemente arrivati a compimento in profili personali e familiari, sociali e professionali.
Mi sono, in particolare, cari quegli incipit così contigui alle iniziazioni… Il mio incipit alla bellezza? Per me sta là sul primo binario della stazione di Trento sotto forma di una ragazza di un anno più piccola di me, che con rara regalità indossava una mantella verde ed un berretto di lana scozzese sceso sulle “23”. Ho imparato che la bellezza è la capacità e la voglia di aggiungere o togliere “un minimo” a qualcosa a cui manca poco per essere perfetta.
Grazie all’inconsapevole Paola di allora, a cui oggi penso come ad una bellissima cinquantacinquenne. E poi ad Antonella che sento consapevole del dono raro dell’amicizia adulta. L’incipit sta là, in un ciambellone impastato di parole fini come farina, farcito di crema lenitiva e soffice di buon lievito. Ancora grazie a tutti coloro che mi hanno lasciato dentro o tra le mani un qualche incipit da sviluppare.
Mi sono lasciata già leggere in:
Passaggi al centro (prefazione di Walter Veltroni), Arion Edizioni, 2004
Sconfinando (prefazione di Marialuisa Bastico), Bonaccorso Editore, 2007
... e adesso in A piccole dosi (prefazione di Antonio Seracini), Bonaccorso Editore, 2010.
Grazie, quindi, a chi vuole continuare e a chi inizia… a piccole dosi.

RG

Raffaella Grasso, oggi, è una grande scrittrice. Mi posso permettere un’affermazione del genere dopo aver letto e riletto più volte A piccole dosi. Questo è un libro decisamente innovativo, perché esisteva da tempo una prosa poetica ma non una poesia della prosa così incisiva e per un intero testo, se non sparsa qua e là fra i grandi nomi della nostra letteratura (Berto, Gadda, Calvino, Magris)...

Antonio Seracini

Filippo Bombara
Il violino di York
e altri racconti



...Era un pomeriggio ancora assolato, caldo, e le vetture del treno diretto a Milano sostavano sul binario otto, nell’attesa di essere imbarcate sul ferry boat, la nave traghetto che le avrebbe portate sul continente. Il giovane trovata la carrozza cuccette, dove aveva una prenotazione, aveva conosciuto i suoi cinque compagni di viaggio... C’era una ragazza di sedici anni, dal viso allungato, lo sguardo dolce, i capelli lunghi e neri...

pp. 176 - 14,00 euro

Filippo Bombara è nato a Messina il 25 gennaio 1943. Dal luglio1991 vive a Verona.
Sposato con un figlio, si è diplomato al Liceo Classico “Maurolico” di Messina.
A vent’anni lascia la sua città natale e intraprende la carriera militare.
È un Ufficiale che ha fatto una notevole esperienza in Italia e all’estero.
È stato impiegato non solo sul territorio nazionale, ma anche in diversi teatri europei: con l’ONU in Medio Oriente; con la NATO a Vicenza, in Belgio, e nell’Europa dell’est in Slovacchia, Romania e Slovenia, appena caduto il muro di Berlino; infine ancora con la NATO a Verona, dove ha terminato la sua carriera militare.
Sin da quando frequentava il Liceo ha coltivato con continuità due passioni: lo scrivere e il fotografare, in senso lato, le sue esperienze sia civili che militari.
Ha focalizzato e trascritto ogni momento che nella sua vita gli ha donato un’emozione; e, con libertà e umiltà, ama rendere partecipi i lettori, suoi amici, delle sue impressioni.
Questa è la sua prima pubblicazione: una serie di racconti tratti dai quadri della vita quotidiana, per alcuni tratti, comune a molti, che vola nel tempo e nello spazio alla riscoperta di sentimenti, ricordi e esperienze mai sopiti o perduti in ciascuno di noi.

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