lo scacco di Orfeo - BONACCORSO EDITORE

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LO SCACCO DI ORFEO - di Giulio Galetto


"...Eccoli, in caratteri greci, maiuscoli, i nomi – però latini – incisi sopra il capo di ciascuno dei tre personaggi: Hermes, Euridike, Orpheus (ma, contro il nostro moderno senso destrorso, le lettere del nome di Orfeo, che vedi alla tua destra, si voltano da destra a sinistra quasi a comporre, con armoniosa simmetria, il terzo acroterio del timpano di un ideale tempietto..."


Giulio Galetto si confronta, in questo bellissimo e originale saggio, con alcune delle più grandi voci poetiche universali che hanno trattato questo mito, soffermandosi soprattutto su quelle classiche - Virgilio, Ovidio - e su molte contemporanee, dando un particolare rilievo a Rilke ed arricchendo - cosa oltremodo difficile, se si pensa quanto è stato scritto nei secoli su questo tema - ogni volta l’interpretazione dell’uno o dell’altro testo di osservazioni, intuizioni e scoperte, che ci permettono di entrare ancor più profondamente nel tessuto misterioso, talora lancinante di questo mito antico e moderno.
prefazione di Claudio Magris


pp. 127 - 12,00 euro

pp. 127 - 12,00 euro
ISBN 978-88-7440-178-9


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€ 12.00
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Giulio Galetto (Sanguinetto, 1934) vive a Verona. E’ stato docente di materie letterarie nella scuola secondaria superiore. Si occupa prevalentemente di letteratura italiana contemporanea; scrive articoli di critica letteraria per il quotidiano “L’Arena” e per le altre testate della Società Athesis, per la quale ha curato i due volumi illustrati del Dizionario veronese-italiano (2004).
Tra le sue pubblicazioni:
Edizioni commentate di Alfieri (Antigone, R.A.D.A.R., Padova, 1967, Mirra, R.A.D.A.R., Padova, 1968) e di Leopardi (Canti, Edizioni del paniere,Verona, 1990); un saggio sul primo Leopardi (Il piacere della disperazione, Edizioni del Paniere, Verona, 1990); un saggio sulla poesia di Roberto Sanesi (Una talpa celeste, ovvero il destino del poeta in L’interrogazione infinita, Interlinea, 2004); Il vento dell’Infinito, nell’antologia di scritti critici sull’Infinito leopardiano curata da V. Guarracino Interminati spazi sovrumani silenzi, Stamperia dell’Arancio, Grottammare, 2001).
Ha curato: Giovanni Ceriotto, Nel cor de Verona, Gemma Editco, Verona, 2000; Alessandro Mozzambani, Poesia, Book editore, 2001. Di Simoni a teatro - Cronache drammatiche 1915-1952 scelte da Giovanni Raboni, Gemma editco, Verona, 2002, ha curato le schede relative alle singole cronache e il profilo biografico.
Con una matita in mano, Ghelfi, Verona, 2002, è una raccolta di interventi giornalistici di “terza pagina”.
Fra le traduzioni da poeti greci e latini: Mimnermo, Saffo e Alceo (Eros e Chronos, Severgnini, Milano, 1986); Catullo (Lesbia, Edizioni del paniere, Verona, 1988), Orazio (In questo breve cerchio, Edizioni del paniere, Verona, 1992); l’epigramma giunto sotto il nome di Esopo (in Lirici greci tradotti da poeti italiani contemporanei, Bompiani, 1991).

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