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Collana LETTERATURE - 2010

Prefazione di Marcello Barillà

Estratto

Pino Stillo

Squarcio di vento


...una poesia con dolci parole,
il sorriso per le tue giornate,
un giardino pieno di rose,
un genio per i tuoi desideri,
una strada senza curve pericolose,
una notte densa di dolci pensieri,
una barca che va veloce controvento,
un ombrello per la pioggia invernale,
la mia spalla per il tuo tormento,
i coriandoli di un carnevale.



pp. 98 - 12,00 EURO

...Ci sono uomini e donne, racchiusi nelle pagine di Squarcio di vento, con le loro ansie, le loro gioie, i loro drammi, con la loro vita vissuta; una vita che non smette mai di incrociarsi fino a confondersi con l’avventura esistenziale dell’autore. In una pa-rola: c’è il male di vivere e c’è la speranza, l’antidoto più antico contro quello stesso male...

Marcello Barillà


Giuseppe Stillo è nato a S. Andrea Jonio il 10 febbraio 1957. Risiede a Sant’Andrea Apostolo dello Jonio, dove lavora come medico di base.
Si è laureato in Medicina e chirurgia a Bologna ed ha conseguito la specializzazione in Medicina del lavoro a Roma. Ha già pubblicato una raccolta di poesie dal titolo E noi piccoli piccoli (Gabrieli Editore, Roma) nel 1999.
Le sue sono delle poesie-canzoni ed infatti alcune sono state messe in musica da giovani cantautori e sono diventate canzoni . Un suo amico cantautore Renzo Zenobi ama definirle poesie racconto.
Ha ideato il premio “Giorgio Lo Cascio”, rivolto alla canzone d’autore italiana.

Silveria Gonzato Passarelli
TRICARICO


...Chissà chi è,
chissà se lo conosco…
ma già cerco con gli occhi
il verde di un bosco.

Esplode Tricarico,
improvvisa visione,
urliamo un “evviva”
per sfogare l’emozione.

Comincia la salita,
il cuore mi precede:
si stacca dal corpo,
il primo volto già vede...



pp. 118 - 12,00 EURO

Silveria Gonzato Passarelli, veronese di nascita, è laureata in Lingue e Letterature straniere.
Docente in pensione specializzata per l’insegnamento ai diversamente abili, è sposata e ha due figli.
È autrice di commedie e di poesie dialettali. La produzione dialettale è percorsa da una vena ironica che la rende spassosa; ma, alcune delle sue opere hanno pure una valenza didattica, dato che consistono nella rielaborazione di classici molto famosi. Sono stati pubblicati da Bonaccorso Editore: La Comedia del Domila, Quel mato de Orlando, I Promessi Spaìsi e le raccolte di poesie Te la conto in versi e In confidènsa. Sue sono anche le commedie dialettali rappresentate nel Triveneto da diverse compagnie teatrali: Don Lumin, Krafen e dentiere, Ale e çercoli, Ménego Tacagno e La cavala de Gonela.

Prefazione di Francesco Belluomini

Estratto

Miliana Fruzza Corrias

L'ATTESA



...Lo sguardo lontano
Disperso sulle grandi onde
D’oscillante memoria.
È freddo di spume l’inverno,
L’attesa nello sgomento
Della paura
Che si perde nel vento.
Sono i battiti dei cuori
Le lampade accese
Che alimentano la speranza
E il muto cielo
Accoglie le preghiere.


pp. 100 - 12,00 EURO

Il poetico viaggio di Miliana Fruzza Corrias si inerpica sugli stretti sentieri dei monti della Versilia, per discenderne a cavallo del filo della memoria altalenante e inoltrarsi nelle darsene, nel mondo dei maestri d’ascia, dei calafati, dei segantini e dei vecchi artigiani dei cantieri navali che vantava la Viareggio d’allora....

Francesco Belluomini


Miliana Fruzza Corrias nasce a Viareggio il 14 marzo 1931 dove vive tutt’ora.
Ha da sempre una personalità poetica e sognante ma ha scoperto per caso soltanto nel 1985 di essere capace di esprimersi in versi.
Le sue prime composizioni erano fissate su pezzi di carta già usati, depliant arrivati in casa da chissà dove, buste vuote di corrispondenza commerciale…
Quasi come uno stravagante gioco, comincia a far circolare queste poesie fra parenti e amici. Poi, alcuni versi vengono spediti ad un concorso…
Per incanto, Miliana colleziona premi e riconoscimenti: più di 50 in pochi anni a Firenze, a Viareggio, a Roma, a Lido di Camaiore, a Pietrasanta Terzo, a Montignoso, a Pisa, a Maresca e a Pontedera.

Da diversi anni anima uno spazio nella Pineta di Levante dove ogni estate si ritrovano autori e lettori.
L’attesa è una raccolta, solo parziale, della sua produzione poetica.
L’attesa è speranza, fragore, tuono, forza di resistere. Scandisce il tempo il suo lento passare; la donna ferma aspetta il giorno dopo la notte, il sole dopo la tempesta, la pace durante la guerra. Sempre, aspetta: l’amore, i figli, sulla soglia, nel suo letto; è sempre in attesa di vita o di morte, aspetta con lucore di madreperla fra le ciglia tremule lacrime pronte a scivolare e fondersi nell’emozione del domani

Prefazione di Lucio Campagnola

Estratto

Isaia Bonetti

SEQUERI

Mi, che parlo en dialèto e no capisso parole foreste,
meto la bandiera con tuti i colori sula finestra.
Quando sarà pace, sarà festa!
Ma, sventolando la se ‘mpegna ‘ndela ‘nferià.
Par adesso, se sente nel’aria l’odor del cus-cus…
messià con quel dela pearà!

pp. 123 - 11,00 EURO

... Isaia Bonetti rivela di saper usare il dialetto come uno strumento efficace e potente, atto ad esprimere con completezza tanto le sfumature più delicate quanto i tocchi umoristici.
Le sue composizioni, non rimate, presentano assonanze e musicalità attinte ad una forma di dialetto a cui non è estranea qualche necessaria contaminazione con la comunicazione attuale...

Lucio Campagnola

Isaia Bonetti nasce a Mozzecane nel 1956, dove vive assieme alla famiglia e lavora in una industria locale. Amante della commedia amatoriale dialettale, ha spesso recitato, dando ottima prova di sé come attore.

Berto Rossignolo

SDINSE DE COR

SA GHE DE MEJO


Quando ’na parola bona,
impissa ’na luce de speransa,
in oci orbè de dolor,
alòra nasse nei cori, ’n calòr,
che sa de lagrime.
Su la pel arsìa da la vita,
passa ’n sgrizolo dolze,
e ’na man de veludo,
par che te caressa drento.
De colpo se spaca ’n gropo,
séco, duro, tegnisso,
e da ’na scorza griza,
un buto verde sbroca tenero,
come par dir... questa l’è vita,
questo... l’è amor.


pp. 95 - 12,00 EURO

Berto Rossignolo è nato a Verona, dove abitualmente risiede, il 9.1.1930.
Scrive in dialetto veronese da molti anni ed ha conseguito numerosi riconoscimenti in campo nazionale.
La sua poesia vive tutta nel rapporto preciso del suono della parola dialettale e l’immediatezza delle immagini che in rapida sequenza costruiscono il racconto. La rima stessa, che accompagna ogni lirica, si realizza con estrema facilità; ed è proprio in questa freschezza di narrazione che è possibile individuare la qualità più in evidenza di quanto dà questo autore che guarda agli aspetti più crudi dell’esistenza con una particolare partecipazione personale.
Ogni sua poesia, d’altra parte, non è che un canto triste e umano per cose perdute e per speranze che attendono l’avvrarsi. Berto Rossignolo, quindi, è poeta che recupera ogni sollecitazione dal contatto con gli altri; un contatto che sa provocargli sentimenti e risentimenti capaci di dettargli poesia pura e popolare

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