LE MELE D'ARCADIA - di Pietro Barlassina
La sera del venti luglio milleseicentonovantanove il trentenne poeta Alberto Rabassi, della nobile e decaduta famiglia dei conti d’Oltrepiano, uscì dalla sua casa, un abbaino nascosto fra i tetti di Roma, per raggiungere la celebre Piazza ora detta di Spagna. Il poeta, in merito alla cui opera il Gran Cenacolo d’Arcadia si sarebbe, proprio quella sera, ufficialmente espresso, aveva un aspetto fragile e denutrito. Chi più chi meno, fra i suoi nobilastri coetanei, s’era trovato un’onorata occupazione presso la Curia pontificia, ben profittando dell’otti-ma influenza esercitata da taluni amici francesi sugli intimi amici di due cardinali, pezzi grossi nello scacchière della politica di riavvicinamento alla Corte di Francia. Condotta, questa, che il Santo Padre Innocenzo XII aveva adottato e perseguito nel corso del suo pontificato ormai al tramonto, in fedele ottemperanza alle iniziative del suo amato predecessore, il veneziano Pietro Ottoboni che, poco prima di morire ultraottantenne, aveva sussurrato al suo segretario: “Quanto me piasarìa che ‘sta caréga, fioi, la vaga dritta ad infilarse sul deretàn de quel sant’omo che xè el siòr Antonio.” E così avvenne che Antonio Pignatelli, Arcivescovo di Napoli, divenne Papa....
Le mele d’Arcadia è un romanzo di storia e d’invenzione: ma di una storia della letteratura più che di guerre e diplomazia e viaggi e ambientazioni illustri con, dentro, accidenti straordinari. Il periodo storico è la prima Arcadia romana, il Bosco Parrasio, gli incontri dei rimatori arcadi, in un’atmo-sfera incisiva, vividamente ricca di figure dotte e sospirose, amorose e frivole, e al tempo stesso non priva di una divertita interrogazione in merito a tanta vanità presa sul serio e tuttavia attraversata da qualche pena, da qualche dolore, dalla consapevolezza di un tempo che trascorre sempre rapido. ...
Giorgio Bárberi Squarott
ISBN 978-88-7440-154-3 - pp. 143 - 13,00 euro
Pietro Barlassina è nato a Monza, il 20 luglio del 1943. Docente di Lettere, ha pubblicato le seguenti opere di poesia: Quarta coniugazione, Rebellato, Cittadella di Padova 1973 [Premio Città di Novara]; Passaggio a caminetto, Città Armoniosa, Reggio Emilia 1981, con una notizia di Giorgio Bàrberi Squarotti [Premio Cenacolo Orobico – Città di Bergamo]; Rileggendo Bernanos, Bologna 1984, a cura di Carlo Bo [Premio Senigallia]; Cinque poesie, Polimnia, trimestrale di poesia italiana a cura di Dante Maffia, Roma, a. V, n. 17-18, gennaio-giugno 2009; di narrativa: I turchi, finalmente!, Città Armoniosa – Piemme, Casale Monferrato 1991, con una nota critica di Giorgio Bárberi Squarotti; In me la tua voce, romanzo, Bonaccorso, Verona 2004 [Premio Città di Moncalieri]; L’affresco, romanzo giallo, Bonaccorso, 2006 e Le mele d’Arcadia, romanzo, sempre con Bonaccorso, 2011.