L'ULTIMA ENEIDE - di Luigi Calcerano e Loredana Marano
L'Ultima Eneide comprende cinque libri e più di 400.000 parole.
Il primo libro dell'Eneide consta di 4880 parole.
Poiché i libri dell'Eneide sono 12, si arriverà, più o meno, a 60.000 parole. Tradotta in italiano, l'Eneide si aggira intorno alle 90.000.
Le cifre parlano chiaro. Ai due autori piace raccontare e dilungarsi nel raccontare. Non risparmiano certo le parole. Li conosco entrambi.
Uno fa di professione il dirigente amministrativo al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Un burocrate, o meglio, un giurista, con la passione della scrittura. In effetti, ha scritto un bel po' di libri. Attualmente, il catalogo del servizio bibliotecario nazionale registra 34 entrate sotto il suo nome. Scrive da solo, ma anche in coppia. E' conosciuto come giallista (alquanto eccentrico per i miei gusti tradizionalisti), ma non coltiva solo questo genere.
prefazione di Luciano Favini
Oggi sappiamo che il Turning Point letterario (quel 'cambio di marcia' estetico nel procedere narrativo cui teneva Henry James) si può collocare nei primi 25-30 anni del XX secolo. Le avanguardie europee e americane (futurismo, dadaismo, cubismo, espressionismo, eccentrismo, realismosocialista, zenitismo, surrealismo, poetismo, imagiso, modernismo europeo, modernismo brasiliano) da una parte e gli scrittori non "avanguardisti", ma altrettanto innovatori, dall'altra (Schnitzler, Bulgakov, Kafka, Döblin, Kraus, Rebreanu, Joyce, Svevo, Mann, Fondane), nonché i filosofi interessati al prodotto artistico-letterario (Husserl, Ortega y Gasset, Heidegger, Bachtin, Ingarden, Benjamin, Lukács), iniziano a demolire l'unità e l'unicità del racconto. Avanza, ormai, il punto di vista mobile o molteplice, quello per il quale una storia offre più letture, e il vecchio personaggio monolitico si rivela aver più 'caratteri' o 'personalità'; rivoluzione che culminerà, a livello 'popolare', in tre film summa della prima metà del Novecento: Citizen Kane (1940, Orson Welles), The Third Man (1949, anche romanzo, Carol Reed e Graham Green) e Rashomon (1950, Akira Kurosawa).
Eusebio Ciccotti
Quando ho conosciuto Luigi Calcerano, mi ha colpito subito la sua simpatia.
Era una persona molto sorridente ed emanava una certa positività.
Mi ha colpito anche la sua passione per la scrittura.
Mi ha regalato un suo romanzo scritto sul grande investigatore Sherlock Holmes che, viene coinvolto in una misterioso caso nelle vecchie strade di Roma...
In quel periodo vivevo a Roma e leggendo la storia di Holmes, sono anche venuto a conoscenza di diverse informazioni sulla città che non avevo mai sentito prima. Così il romanzo di Luigi, oltre che il mio primo romanzo letto in italiano, è stato una specie di istruttore-guida per la città di Roma...
Dopo tanti anni che sono tornato a vivere nella mia paese, a Istanbul, in Turchia, con Luigi ci siamo di nuovo incontrati su internet e lui mi ha parlato delle sue pubblicazioni e della sua vita.
Yildirim Örer
Scrivere la postfazione di un libro ampio, complesso e strutturato come L'Ultima Eneide è un compito tale da incutere soggezione anche agli studiosi più raffinati, e nel lasciare traccia della mia lettura ne sento pienamente la responsabilità. Tuttavia, indossando un'incoscienza che non ha più neppure la scusante di essere giovanile, ho deciso semplicemente di raccontare quello che è rimasto più luminoso nella mia mente dopo aver voltato l'ultima pagina del manoscritto. Questa dunque non sarà un'esegesi de L'Ultima Eneide, ma semplicemente la trascrizione di una sorta di stream of consciousness, fra divagazioni e incisi, un ripercorrere con la mente la lettura come si farebbe con una passeggiata molto amata, della quale certi scorci balenano più di altri, perché in quel particolare angolo ritroviamo un pezzetto della nostra anima o forse perché ci apre invece una porta su panorama ancora sconosciuto, ma di cui sentivamo, in fondo al cuore, il bisogno.
Roberta Silva
La cultura classica, i suoi testi, la sua storia, i suoi personaggi, i suoi miti sono ancora oggi, a distanza di millenni, una delle colonne fondamentali della nostra educazione e del nostro immaginario, se è vero che la costruzione retorica ed affabulatoria del tempo attuale non sa fare a meno di essi, anche di fronte a un'inspiegabile e imponente offensiva culturale e mediatica che ne vuol ridimensionare pericolosamente il valore. Ma il loro pregio sta proprio nell'assoluta duttilità delle forme, nella capacità di trasformarsi in idee, racconti, rappresentazioni e prodotti culturali sempre nuovi, proiettati verso il futuro e impossibili da concepire senza un aggancio di forte consapevolezza con questo passato remoto, ma quanto mai vivo. I grandi miti della tragedia, la grande storia romana, le vicende degli eroi epici costituiscono ancora una griglia strutturale sulla quale noi continuiamo ad innestare le nostre narrazioni, trasformando quei testi lontani in potenti metafore del nostro tempo. E questo avviene a più livelli e su più piani creativi: dalla letteratura, al teatro, al cinema, ai videogames, alle risorse informatiche, tanto per un pubblico puramente intellettuale quanto per un pubblico più vasto ma non meno esigente. Medee teatrali hanno affollato le scene dei paesi della ex-Jugoslavia negli anni '90, il cinema orientale ci ha regalato Edipi gay-transgender immersi nella cultura pop e d'avanguardia degli anni '60, cineasti francesi hanno resuscitato Tiresia fra i transessuali brasiliani di Parigi e la letteratura non ha segnato il passo.
Roberto M. Danese
ISBN 978-88-7440-199-4 - pp. 906 - 63,00 euro
Luigi Calcerano - Loredana Marano
pp. 906 - 63,00 euro
pp. 906 - 63,00 euro
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€ 63.00
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Luigi Calcerano (Roma, 1949) giurista (ha scritto con Martinez la voce "Scuola" dell'Enciclopedia del diritto della Giuffré), allievo di Laporta, Vertecchi, Domenici, dirigente del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca Progetto '92, accesso delle scuole ai fondi strutturali europei, Programma Perseus) è stato l'ultimo Capo dell'Ispettorato per l'Educazione Fisica e Sportiva. Assieme a Francesco Casolo ha scritto "Istituzioni di educazione motoria e sportiva" (La Scuola, 2003).
Come autore di fiction da solo ha pubblicato "Meminisse iuvabit, una storia del 23 a.C." (2005 Valore Scuola) Per uccidere Cecilia (2005, Bonaccorso) e l'e-book "Come ti racconto il doping" (2005 www.steppa.it)
Assieme a Giuseppe Fiori ha pubblicato: L'uomo di vetro (1985, Il Ven-taglio); L'innocenza del serpente (1987, Il Ventaglio), (tradotto in russo per la Galart di Mosca); A scuola di giallo (1988, SEI); "Uno studio in giallo" (1989, La Nuova Italia); Guida alla lettura di Agata Christie (1990, Oscar Mondadori); La professoressa e l'ippopotamo (1992, SEI); Serpentara P.S. (1993, La Nuova Italia); Una nuova avventura di Sherlock Holmes (1994, Archimede-Bruno Mondadori); Filippo e Marlowe indagano, con prefazione di Vincenzo Cerami, (1996, Valore Scuola); Una storia di spie (1998, La Nuova Italia); Uomo di vetro, uomo di piombo, (2002, Valore scuola); Delitti indelicati (Manni, S.Cesario di Lecce, 2003); Ladri e guardie, (2007, Editori Riuniti); Un delitto elementare, (2008, Sovera); ClanDESTINI, (romanzo d'appendice, in pubblicazione su Educationduepuntozero.it dal 2009); Teoria e pratica del giallo (2009, Edizioni Conoscenza).
Con il figlio Filippo ha pubblicato il giallo fantastico "Gratta e fiuta" (1999, Mondadori, Le cicale); "Il giovane hacker e la piccola strega" (2005, Principato); Il principe delle paure, audiolibro (2014, Arte Edizioni).
Con il figlio Guglielmo ha pubblicato Il ritorno di Quagliariello (2009, Bonaccorso).
Loredana Marano vive a Cervignano del Friuli (UD). E' docente di italiano e latino. Come Umanista: ha pubblicato una grammatica latina in tre volumi "Comes viae" (Edizioni Simone Napoli 2008); ha pubblicato numerosi articoli e saggi; ha partecipato in qualità di relatrice a diversi convegni di studio, nazionali e internazionali. È docente formatore nella didattica delle discipline classiche. Collabora con riviste di didattica. Per anni ha coordinato il CLE, centro internazionale di studi sulla Latinitas, curando in particolar modo la didattica e la comunicazione attraverso il sito.
E' critico d'arte e redattrice in riviste d'arte.
Ha pubblicato opere di narrativa: con Salvatore Conte e Gennaro Francione una pièce teatrale "Un pupo per Agrippina", rappresentata nel 2009.
Ha pubblicato con Salvatore Conte un romanzo storico, "L'Onore di Roma – Agrippina latens" (Goliardica Editrice 2011).
Ha pubblicato con Guido La Raja e Ciro Toso, una satira, "La Gloriosa Repubblica di Grado" (Albatros Edizioni 2011).
E' Presidente dell'associazione Experire. Spazi di pensiero aperti 2008 e di Ad conloquia 2010.