L'INDIVISIBILITA' DEL BENE - di Paolo Centenari
...“Ero davvero così bella?” chiese la donna del ritratto. Il dipinto rifletteva ora lo sguardo fiammeggiante e altero di una donna sicura di sé e consapevole della propria bellezza, ora l’immagine di una donna fragile, ferita, impaurita. O, anche, i segni di una sofferenza terribile, di un dolore muto. Lo scrittore narra la vicenda umana di una donna ebrea che aveva subìto il “male assoluto” delle leggi razziali, della deportazione. L’amore e l’affetto di un amico, di un’amica, compagna di prigionia, l’avevano guarita, sanato le sue ferite.
Aveva ripreso a vivere, accogliendo nel proprio cuore la pietà ed il perdono.
Aveva deciso di eleggere come sua nuova patria Israele. Ad Haifa, a seguito di un evento drammatico, è svelato un inaspettato e meraviglioso segreto.
ISBN 978-88-7440-228-1 - pp. 161 - 15,00 euro
Paolo Centenari
pp. 161 - 15,00 euro
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Paolo Centenari vive e lavora a Verona. Sposato, ha una figlia. Dirigente d’azienda è laureato in Economia e Commercio. Ha svolto la sua attività professionale in una grande azienda multinazionale in Verona. A Milano ha ricoperto la carica di Consigliere di amministrazione e membro del Comitato esecutivo in una importante istituzione finanziaria. Ora, dedicando ad essa una piccola parte del suo tempo, unisce all’opera di scrittore una attività di volontariato professionale nei confronti del settore non profit. Ama la musica, suona pianoforte e chitarra, dipinge con grande discontinuità. Ha una passione travolgente per la bicicletta su strada: è facile incontrarlo, piegato dalla fatica, mentre pedala sulle colline della Valpolicella o dei monti Lessini dove, parlando di una emozione da altri descritta, ha la sensazione di “scivolare sulla spina dorsale del mondo”. Nell’aprile del 2003 ha pubblicato per le Edizioni Tracce “Storie d’animali”. Gli animali, come controfigure, alter ego degli uomini. Nel 2005 per Bonaccorso editore ha pubblicato il romanzo Lo strato d’acqua, una coperta silente di una vita straniata, subita, mai veramente vissuta.be potuto e forse dovuto essere la sua più naturale inclinazione.