IL SUPPLIZIO DI DON GIOVANNI - di Marco Ongaro
Marco Ongaro regala ai suoi appassionati lettori l’ultima variante di un mito fra i più affascinanti e persistenti nella storia della letteratura europea. Tuttavia, già al momento della pubblicazione di questa pièce, altre varianti del Don Giovanni avranno preso forma in testi teatrali, in libretti d’opera, in romanzi o in saggi critici, testimoniando ancora una volta la straordinaria forza evocatrice della relazione amorosa fra un uomo e una donna
Daniela Brunelli
Daniela Brunelli, autrice di numerose pubblicazioni sulla storia del libro e della stampa, è Direttrice della Biblioteca centralizzata Arturo Frinzi dell’Università di Verona e Presidente della Società Letteraria di Verona.
Marco Ongaro nasce a Verona il 26 luglio 1956. Inizia la sua attività artistica come cantautore, pubblicando nel 1987 l’album “AI” (Rossodisera), che gli vale la Targa Tenco per la migliore Opera Prima, cui seguono nel 1990 l’LP “Sono bello dentro” (Rossodiera/BMG) e nel 1995 il CD “Certi sogni non si avverano” (Rossodisera/SonyMusic).
Dopo una pausa di riflessione lunga cinque anni, rientra in scena come autore scrivendo le canzoni del CD “Lasciatemi vivere” (Rossodisera/EMI) per Grazia De Marchi, nel 2000, quelle di “Shakespeariana” (Rossodisera/EMI) per Giuliana Bergamaschi, nel 2001, e i testi e le musiche dello spettacolo di teatro-danza “Anch’io ti amo”, nello stesso anno, per la Compagnia di Danza di Sisina Augusta.
Nel 2002 pubblica il libro di poesia “Visto e considerato” (Bonaccorso Editore), in coppia con Massimo Rubulotta, il CD “Dio è altrove” (D'autore/Azzurra Music) e scrive la drammaturgia del “Casanova” per la Compagnia Teatro di Verona di Paolo Valerio.
Per la stessa Compagnia, in collaborazione col compositore contemporaneo Andrea Mannucci, realizza nel 2003 il testo dell’azione multimediale “L’Arte della fuga” (Zerboni/Sugar).
Nello stesso anno scrive le canzoni del CD di Grazia De Marchi “Sporco mondo - Canti d’amore alla terra” (Azzurra Music).
Nella primavera del 2004 pubblica il CD “ Esplosioni nucleari a Los Alamos” (D'autore/Azzurra Music) e la raccolta di racconti “Fughe 1” (Bonaccorso Editore). Nell’estate dello stesso anno debutta con lusinghiero successo la commedia musicale in vernacolo “La cena della sposa”, scritta a quattro mani con Nicola Dentamaro.
Nel marzo 2005 va in scena l’opera buffa in due atti “Il cuoco fellone” (Zerboni/Sugar), su musica di Andrea Mannucci e libretto di Ongaro. Nell’aprile 2005 esce il cd “Archivio Postumia” (Rossodisera), storica registrazione di sapore jazz incisa da Ongaro 15 anni prima.
Nel febbraio 2007 pubblica in coppia con Paolo Valerio la testimonianza teatrale “Per non dimenticare” (Bonaccorso Ed.). Nell’aprile dello stesso anno debutta a Parigi l’opera lirica “Kiki de Montparnasse”, su musica di Andrea Mannucci e libretto di Marco Ongaro (Ed. Sugar/Suvini Zerboni). Per l’occasione il libretto viene pubblicato in lingua italiana e francese (Bonaccorso Ed.).
Nell’agosto 2007 pubblica l’album “Anni ruggenti” con la Storyville Jazz Band (D’autore/Azzurra-music) e riceve il Premio Lunezia D.O.C.
Nel giugno 2008 debutta lo spettacolo teatrale Andata/Ritorno/Andata scritto da Ongaro per la compagnia Teatro Scientifico, interpretato da Isabella Caserta per la regia di Walter Manfrè.
Nel novembre 2009 debutta “L’alba delle libertà - Riflessione teatrale sulla Costituzione” spettacolo scritto da Ongaro per l’Università di Verona e premiato con l’adesione del Presidente della Repubblica.
Nel 2010 pubblica il cd “Canzoni per adulti”, dà alle stampe “Il supplizio di Don Giovanni” (Ed. Bonaccorso), Andata/Ritorno/Andata (Ed. Bonaccorso) e prepara l’allestimento della terza opera lirica scritta con Andrea Mannucci, “Moro”, che debutta nel 2011 a Parigi.
Nel maggio 2011 pubblica il saggio biografico Kiki la modella (edizioniAnordest).
Nel 2012 pubblica per Bonaccorso Due melologhi, raccolta poetica delle ultime produzioni create per il compositore Andrea Mannucci.
Insegna scrittura creativa al Teatro Stabile di Verona e collabora col Circolo dei Lettori di Verona. Scrive sulla rivista IDEM.