DAVAI! AVANTI - di Arnaldo Baschirotto
Uno dei giochi più gettonati tra le bambine era sicuramente la corda. "Aaa... rancia, pera, limone, fragola e mandarino".
Quel giorno Patriziella, la più piccola del gruppo, decise che era arrivato il momento di giocare con le più grandicelle. Si impose in maniera autoritaria, conscia di saper saltare molto meglio di alcune schiappe del gruppo. Quante volte era rimasta incantata a vedere giocare le sue compagne più grandi, e quante volte aveva sognato il momento che di lì a poco sarebbe arrivato.
- Vediamo cosa sai fare -, le disse una compagna.
- Adesso vi faccio vedere io. Io sono... Susina! Sì, proprio così -.
La tensione era alle stelle, le compagne aspettavano la scon-fitta, la bambina invece era pronta.
Patriziella si lanciò nell'onda alta della corda.
- Aaa... rancia, pera, limone, fragola, mandarino e susina -. Saltò, ruotò, piroettò, danzò.
Patriziella continuava a saltare quasi inebriata dalla leggera brezza di primavera, che assieme ai suoi movimenti le faceva svolazzare il vestitino rosa. Era felice, intrappolata dalla danza che imponeva quel tipo di gioco...".
Così, accanto a personaggi realmente esistiti, prendono vita figure fantastiche ma non per questo meno reali, soprattutto per Lina/Giuseppina, impegnata ad affrontare prove fondamentali per la sua formazione di donna ed essere umano. Il tutto osservato con lo sguardo di una bambina curiosa e capace di cogliere la bellezza nascosta degli oggetti.
Proprio la dimensione di memoria dell'infanzia costituisce il nucleo fondamentale del libro e anche la sua vena più autentica e sentita
Proprio la dimensione di memoria dell'infanzia costituisce il nucleo fondamentale del libro e anche la sua vena più autentica e sentita
prefazione di Cecilia Iannaccone
ISBN 978-88-7440-208-3 - pp. 101 - 12,00 euro
Giuseppina Spaziani è nata a Napoli il 6 settembre 1955 e attualmente vive a Verona.
E' laureata in Pedagogia. Ha insegnato alla scuola elementare di S.Giovanni a Teduccio e lettere in alcune scuole medie di Verona e per circa venticinque anni in istituti superiori di Verona e provincia. Ha sempre amato e rispettato il suo lavoro, le sue studentesse e i suoi studenti.