IL PIANOFORTE e alti racconti - di Francesca de' Manzoni Boschini
...Leggo molto e mi interrogo sull’oggi della scrittura, quali effetti produca, a quali meriti un’opera debba la sua presenza nelle classifiche, a motivazioni e significati espressi, e altro. Leggo molto, da bene informata, se posso; ma quale sincerità di informazione ci raggiunge? Nella gran confusione di produzione, mi conforta veder riconquistare spazio temi ed esigenze che parevano emarginati, e sono quelli a me cari, alla mia necessità di esprimere memorie ed affetti. Rivivo il passato nel presente, senza nostalgia, nella consapevolezza che ogni età ha i suoi doni...
Quando penso a Francesca, due sono le immagini che mi vengono spontanee alla mente. La prima è quella della “Ricamatrice”, dipinto capolavoro di Vermeer, raffigurante una giovane intenta al proprio lavoro di cesello, avvolta, quasi protetta da una luce tenue e diffusa, che dà alla figura una forza gentile e trattenuta, però energica, operosa, di mistica effusione. La seconda è quella di una donna di montagna, forte, cocciuta, avvezza ad affrontare tempeste e difficoltà di ogni tipo, attaccata alla terra e contemporaneamente “lanciata” oltre le cime e i boschi che le circondano la casa, i sogni, i desideri. Così è Francesca, così è la sua scrittura...
prefazione a cura di Giovanni Zilioli
Francesca de’ Manzoni Boschini vive a Verona da oltre 30 anni e qui ha concluso la sua lunga carriera di insegnante. Nata a Bologna nel 1920 da padre cadorino e da madre meridionale, è vissuta in sedi diverse; i soggiorni più prolungati riguardano il Friuli, la Romagna (dove si è sposata e ha avuto quattro figli) e il Veneto. Ottenuto il diploma magistrale a Venezia, si è poi laureata in lettere all’Università di Firenze. Ha vissuto come vocazione famiglia e scuola.
Partecipa con vivo interesse alla vita culturale, specie letteraria; mantiene relazioni amichevoli con uomini di cultura, dietro la cui sollecitazione si è decisa a pubblicare liriche e prose.
Sono usciti: I miei ponti (poesie) per le Grafiche di S. Patrignano, Rimini 2001; Rapsodia di memorie (un memoriale edito privatamente); L’ultimo incontro lo vorrei gentile (poesie). Prefazione di Giorgio Bárberi Squarotti. Edizioni Blu di Prussia, Piacenza 2003; Aghe risultive (poesie friulane), Edizioni Blu di Prussia, Piacenza 2004; Rosso di gerani ai ballatoi (poesie), Edizioni Blu di Prussia, Piacenza 2004; Il sole sulle pietre (racconti), Bonaccorso Editore, Verona 2005; Ombre accoglienti (poesie), Bonaccorso Editore, Verona 2006; Su quelle notti far fiorire l’alba (poesia), Edizioni Blu di Prussia, Piacenza 2007; Vite parallele (poesia) Bonaccorso Editore, Verona 2008; Il canto dell’amicizia (racconti) Bonaccorso Editore, Verona 2009 e ora Il pianoforte e altri racconti, Bonaccorso Editore, Verona 2010. Della sua produzione si sono occupati critici quali Giorgio Bárberi Squarotti, Davide Agnani, Paolo Ruffilli, Arnaldo Ederle, Pasquale Maffeo, Rienzo Pellegrini e altri.
Sue liriche sono apparse in varie riviste culturali.
Aghe risultive ha suscitato apprezzamenti da parte di friulanisti, di glottologi anche stranieri e una presentazione nel mensile Poesia (aprile 2005) da parte del critico Fabio Simonelli. Alcune liriche friulane sono state tradotte da un insigne studioso, il dott. L. Craffonara, in ladino badiotto.