GARBUI DEL VIVAR di Berta Mazzi Robbi
Scominsia:
el se remena, el rugola, el boie,
drento tuto on missioto
che olta e sbrega pagine e fói,
tochi de storie
che no cata rechie.
Le bala, le va e le ven,
on giro a bissinel de polvre,
foie brinchè dal vento
a oci sbusi
slansè ne l’aria a perdar.
Ci para?
E i conti…
Ultimi boti,
strupoli che s-ciopa a fine istà!
Fenisse el vin vecio
e chél nóo l’è ‘ncora garbo.
Paura de capir…
a sanmartin
se para-su l’afito.
pp. 184 - 12,00 euro
ISBN 978-88-7440-176-5
ISBN 978-88-7440-176-5
Disponibilità immediata
€ 12.00
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Berta Mazzi Robbi è nata a Castel d’Azzano dove ancora risiede. Da anni fa parte del Cenacolo di Poesia Veronese Berto Barbarani partecipando alle varie attività, dalle Antologie agli incontri e manifestazioni negli ambienti socio-culturali per la diffusione della poesia in veronese, collaborando nella scuola per la sensibilizzazione degli alunni al linguaggio poetico. Ha iniziato in gioventù con una pubblicazione Liriche Sparse in italiano, poi il primo libro in dialetto nel 1998 Fermete ‘na s-cianta e D’inverno ‘rente el camin, 1999 in collaborazione con altre poetesse. Con Bonaccorso Editore, Poetesse in veronese, 2001. Sempre con Bonaccorso Editore Mane de gramegna nel 2002, e Balar col tempo nel 2007.
Molteplici sono stati i riconoscimenti nei vari concorsi di Poesia del Triveneto per la forza espressiva del suo dialetto, fondendo immagini, emozioni e colore in un tutt’uno dalla sottile armonia. Il suo vocabolario incisivo, cerca di tener vive quelle parole “passate”, se non proprio arcaiche, ma destinate a scomparire, quasi a farle “nuove” per vivificare più che descrivere, spaziando liberamente sul complesso vivere presente, tra bellezze della natura e sofferte storie che accomunano.
Il titolo del nuovo libro Garbui del vìvar vuol esserne la rappresentazione.