DIECI STORIE MOBILI E UN ROMANZO BREVE - di Giovanni Vidali
Suonava il piano stile stride e quando ci conobbe volle provare con noi alcuni pezzi. Aveva swing, buon tiro e improvvisava rispettando gli accordi. Suo padre, un padre giovane, amava il jazz, da ragazzo aveva suonato per gli americani al circolo dello Special Services, poi i militari tornarono in patria e lui trasferì la sua passione ed esperienza al figlio. Considerando che allora i tempi non erano da noi affatto maturi per quella musica...
Ora queste Storie mobili si muovono tutte – alcune più esplicitamente, altre forse con margini maggiori di “invenzione” romanzesca – nella linea della medesima autobiografia indiretta o trasfigurata che caratterizzava Le rose di Reading.
Quasi come se, dentro la materia di quel libro, Vidali avesse rivisitato alcuni momenti e li avesse fatti rivivere, rinnovandoli, nell’anima di una scrittura asciutta eppure assistita da una specie di rasserenata pietas della memoria. Ne ha ricavato dieci schegge narrative, dotate ciascuna di una propria autonomia, ma anche tali da collegarsi coerentemente in una collana unitaria...
prefazione di Giulio Galetto
ISBN 978-88-7440-245-8 - pp. 285 - 18,00 euro
Giovanni Vidali (Verona, 1932) ha svolto per alcuni anni dopo il liceo varie attività di lavoro. Dal 1969, per circa trent’anni ha insegnato Linguistica Generale all’Università di Verona. Ha pubblicato articoli di poetica linguistica, di fonologia e ha tradotto saggi di T.S. Eliot (ed. Bompiani, Severgnini). Si è occupato di aspetti biografici e letterari relativi a John Ruskin e il gotico veronese. Nel 1970 è stato fellow dell’Università di Reading, UK; ha svolto ricerche in Olanda, Stati Uniti e ha coperto un semestre di insegnamento di Linguistica in Somalia. Ha condiviso gli impegni di insegnamento con la passione per la musica, fondando una orchestra jazz (University Big Band). Vive a Verona.
Nel 2013 è uscito con Bonaccorso Editore il romanzo Le rose di Reading.